La criptovaluta del calcio

Nft e "token" per diventare talent scout: come funziona WCAPES, il progetto nel quale tutti possono investire sui campioni del futuro. Per far fruttare i loro successi

La criptovaluta del calcio

Siccome in Italia siamo tutti Ct, figurarsi l'idea di diventare anche talent scout. Sembrava impossibile, ma ora il mondo del calcio è davvero a un passo, anzi a un clic: il merito è di WCAPES, un nuovo servizio per tifosi ideato dall'imprenditore Daniele Mangano e che si basa su criptovalute, Nft e blockchain e che promette giusti guadagni neanche fossimo tutti dei procuratori. Praticamente un modello di democrazia calcistica, con un investimento iniziale in "token" che può rivelarsi proficuo investendo su talenti scelti da un network di osservatori e sulla capacità di accompagnarli a diventare grandi giocatori. Detto così insomma tutto facile o quasi, ma Luca Picasso uno dei fondatori di WCAPES spiega che c'è ben di più, se è vero che il progetto ha attirato come testimonial star mondiali del rango di Roberto Carlos e Walter Zenga, così come Sebastian Frey e Cristiana Girelli, attaccante della Nazionale Italia femminile. E che ovviamente ha una base innovativa solida, con l'obbiettivo di diventare una football investment company. Nel mondo reale, grazie al digitale.

"L'idea alla base di WCAPES spiega Picasso è di andare, grazie a una rete mondiali di scout, a cercare ragazzi di 16 anni che possono avere un futuro da professionisti. L'età è perfetta per una maturazione fisica già acquisita, ma è anche il periodo in cui chi non riesce a sostenere economicamente il proprio sogno finisce per mollare". Da qui ecco allora una vera e propria scommessa (a vincere) su questi calciatori in erba: "Noi in pratica diamo loro uno stipendio, in cambio chiediamo la cessione dei diritti di immagine per 5 o 10 anni. Il contratto che firmano prevede anche la gestione dei loro social media". E qui ecco il primo passaggio importante: social vuol dire followers, ovvero una cassaforte di interesse. Continua Picasso: "Avendo in mano milioni di followers veri, possiamo andare dagli sponsor con una base di milioni di persone. Se poi il calciatore diventa famoso, lo sponsor stesso ha la prelazione sui diritti d'immagine. Se invece il giocatore vuole gestirli e farli gestire ad altri, noi li vendiamo senza problemi. Lavoriamo per un giusto profitto e senza voler essere in attrito con nessuno".

E in tutto questo entrano in campo Nft e token, spiega l'ideatore Daniele Mangano: "Sono un mezzo di finanziamento importante, nel corso del tempo ne metteremo a disposizione 100 milioni. Che vuol dire avere poi 3-4 milioni di dollari per aiutare 100-150 talenti. I primi sono già in preordine a un prezzo speciale: 5000 Nft con le facce di una scimmietta (da qui World Cup Apes, appunto) sono andati venduti, ora arriveranno quelli con i volti di altri giocatori che sono attirati dal WCAPES. Il nostro progetto, tengo a dirlo, è trasparente: ci sono nomi e foto sul sito, abbiamo policy legali e certificati di sicurezza per i contratti smart". Da domani la vendita dei token passerà sulla piattaforma Lbank, mentre gli Nft si trovano sul sito www.wcapes.com, per arrivare poi alla football investment company: "Di questa società il 69% resta a noi e 31% a persone del mondo del calcio funzionali al progetto. Sta entrando un nome grandissimo, presto lo sveleremo. Poi il 49% della compagnia cederà i diritti degli utili e del voto attraverso una piattaforma DAO, ovvero democratica, dove le persone parcheggeranno i loro token e NFT. Da lì voteranno le decisioni e gli investimenti sui talenti. E alla fine dell'anno riceveranno gli utili calcolati da un algoritmo secondo certificazione blockchain. Vogliamo fare business, ma condividerlo".

Tutti contenti, insomma: "Che la nostra idea sia valida conclude Mangano è certificata dal fatto che grandi giocatori abbiano deciso di essere dalla nostra parte. Siamo anche pronti a collaborare con la FIFA.

L'idea delle scimmiette non è nuova, ma abbiamo deciso di ispirarci a chi ha avuto successo in questo campo sviluppando un concetto importante: gli NFT vengono comprati da appassionati del settore blockchain e solo se c'è un'utilità. Quindi non basta offrire una generica figurina se il guadagno è solo di un atleta. Noi invece diamo partecipazione e compenso, e il mercato lo ha capito".

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