Sì a scostamento bilancio e Def. Ma il centrodestra fa muro

In una risoluzione unitaria Forza Italia, Lega e Fdi hanno indicato anche una serie di proposte per fronteggiare la crisi economica. Approvato lo scostamento di bilancio

Sì a scostamento bilancio e Def. Ma il centrodestra fa muro

Collaborazione con il governo sì ma, come più volte sottolineato nelle ultime settimane dai maggiori partiti di opposizione, nessun sostegno all’esecutivo, soprattutto su provvedimenti ritenuti non idonei a fronteggiare la crisi economica provocata dal coronavirus.

Via libera quindi praticamente all'unanimità dall'Aula della Camera con 512 sì, un solo no e zero astenuti alla risoluzione della maggioranza sullo scostamento di bilancio per fronteggiare le conseguenze economiche del coronavirus.

Discorso diverso per il voto sul Def, il Documento di economia e finanza. In questa occasione il centrodestra si presenta unito e vota contro, come anticipato in una risoluzione unitaria presentata oggi. E come conferamto dal voto di questra sera.

Un lungo ed articolato documento in cui non solo vengono evidenziate tutte le criticità delle misure messe in campo finora dal governo ma si presentano una serie di proposte suddivise per settori. Tra queste, ad esempio, vi sono la richiesta della "pace fiscale", la reintroduzione della flat tax e la predisposizione di Buoni del Tesoro poliennali speciali.

La risoluzione è sottoscritta dai capigruppo di Lega, Forza Italia, FdI e Noi con l'Italia. Nel documento si legge: "Il quadro che ci offre il Documento di Economia e Finanza presentato dal Governo è il peggiore dal Dopoguerra e oggi - e solo oggi - il minor male è l'aumento del debito. Per la prima volta da un paio di lustri il Documento di economia e finanza ferma l'orizzonte a dicembre dello stesso anno invece dei prescritti tre anni".

Nel testo si sottolinea che "di fatto il Governo propone al Parlamento un'ipoteca sui conti dei prossimi dodici anni: 411,55 miliardi di indebitamento aggiuntivo da qui al 2031, 112,6 miliardi solo nel 2020-2022, a cui si aggiunge una postilla da 29,2 miliardi all'anno dal 2032. Cifre come queste chiariscono bene come mai un Documento di solito 'ambizioso’ come il Def riconosca che all'Italia serviranno almeno 10 anni di avanzi primari 'congrui” per avvicinare la media europea del debito". Per il centrodestra il Def presentato dal governo "è assolutamente insufficiente e omissivo, non in grado di affrontare l'emergenza economica e fare uscire l'Italia dalla crisi" in quanto manca "una qualsiasi visione strategica basata su specifiche strategie di riforma che investano il fisco, la burocrazia, la giustizia, le infrastrutture e coinvolgono tutti i settori produttivi del Paese".

La discussione in Senato, conclusa verso le 21:45, non ha però condotto al voto. Le dichiarazioni di voto si svolgeranno nella seduta di domani mattina con votazioni a maggioranza assoluta per quanto riguarda le risoluzioni sullo scostamento di bilancio. Poi si passerà al voto sulla risoluzione sul Def approvata dal governo e con gli emendamenti approvati. A fine intervento, il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha chiesto "ampio sostegno allo scostamento e anche, per chi vorrà, al Def".

La Camera dei Deputati ha invece dato il via libera nella tarda serata di oggi. Con 295 voti a favore e 191contrari, l'Aula ha dato il suo via libera al Documento di economia e finanza.

Compatta la maggioranza (nessun astenuto) ma anche l'opposizione, che sul Def ha fatto muro.

Il Consiglio dei ministri, poi, ha varato il decreto legge in materia di giustizia e sulla disciplina che regolerà la app Immuni.

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