Draghi sente Xi Jinping: pieno sostegno al G20. Lavoro diplomatico per fissarlo il 29 settembre

Il premier vuole coinvolgere Russia e altre potenze per stabilizzare l'area

Draghi sente Xi Jinping: pieno sostegno al G20. Lavoro diplomatico per fissarlo il 29 settembre

Soddisfatto. «È andata bene», commenta Mario Draghi subito dopo la telefonata con Xi Jinping. Soprattutto è andata. C'è voluto infatti un paziente lavoro diplomatico per creare le condizioni giuste e «costruire» il contatto, ma alla fine il colloquio, come riferisce China Central TV, «è stato cordiale e utile». Pechino offre «pieno sostegno» al G20 sull'Afghanistan a presidenza italiana e si aspetta che Roma «promuova lo sviluppo sano e stabile delle relazioni Cina-Ue».

Ora prudenza massima, questa la linea di Palazzo Chigi, perché la Grande Muraglia non è stata ancora aggirata e gli Stati Uniti restano freddini. Ma insomma, la chiacchierata ha segnato un punto di svolta. Già il fatto che si siano sentiti è un successo. L'idea di Draghi, adesso che si è insediato il nuovo governo dei telebani, è di coinvolgere Russia, Cina e altre potenze regionali nel tentativo di stabilizzare l'area, insieme all'Occidente, facendo sedere tutti insieme a un vertice straordinario dedicato agli aiuti, i canali umanitari, i diritti civili, la sicurezza, il terrorismo.

Dopo il sì stentato di Biden e quello condizionato di Putin, ecco quello di Xi, sfumato e tuttavia incoraggiante. Al centro della conversazione, riferisce infatti la televisione di Stato cinese, «gli ultimi sviluppi della crisi afghana e i possibili fori di cooperazione internazionale per farvi fronte, ivi compreso il G20», che potrebbe tenersi a Roma a fine mese.

Non tutto è stato risolto. Non è ancora il momento degli annunci: le bozze preparatorie della riunione rimbalzano da settimane tra una capitale e l'altra. Ma la videocall ha smosso le acque e riacceso la speranza di riuscire a chiudere la catena diplomatica presto e fissare una data per un G20 straordinario. Gira una data, 29 settembre, però c'è ancora da lavorare.

La Cina comunque afferma che «sosterrà» l'iniziativa italiana, anche perché spera che il vertice gli serva per recuperare posizioni e rapporti dopo il Covid e le guerre commerciali. «Il G20 - spiega l'uomo forte di Pechino all'emittente ufficiale Cctv - è la piattaforma principale per la cooperazione internazionale. Auspichiamo che un vero multilateralismo promuova solidarietà per combattere la pandemia, ripristinare l'economia mondiale e favorire uno sviluppo inclusivo e sostenibile. Occorre lavorare insieme per affrontare le sfide comuni». Xi vuole anche rilanciare la Via della Seta. «La Belt and Road, nel rispetto reciproco, è vantaggiosa per entrambi». Poi l'anno della cultura e del turismo Italia-Cina, le olimpiadi invernali di Pechino 2022 e di Milano-Cortina 2026, i buoni uffici di Roma per migliorare le relazioni con l'Europa. Molti elogi per la lotta al virus. «Apprezziamo gli sforzi italiani per la cooperazione nella sanità e l'economia da quando guida il G20».

Intanto la Farnesina sta preparando una missione diplomatica mista, senza bandiere, da spedire a Kabul.

«Con i Paesi dell'area e i partner europei - riferisce al Senato Luigi Di Maio - stiamo pensando a un nucleo di funzionari sotto l'ombrello Ue o Onu, con attenzione particolare ai diritti delle donne». E il ministro della Difesa Lorenzo Guerini parla di nuove evacuazioni. «Nella Ue siamo quello che hanno salvato più afghani, siamo pronti a tornare».

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