Due giorni di vertici reali poi Elisabetta si schiera. "Il razzismo preoccupa"

Sua Maestà si dice addolorata per le difficoltà di Harry e Meghan. E prende sul serio le accuse

Due giorni di vertici reali poi Elisabetta si schiera. "Il razzismo preoccupa"

Per qualche giorno il governo inglese può stare tranquillo, gli occhi ora sono tutti puntati su Buckingham Palace. Dopo la granata lanciata dai duchi di Sussex contro la famiglia reale, il Regno Unito è alle prese con la più grave crisi della monarchia degli ultimi 85 anni. Nella lunga intervista rilasciata in America, dove vive stabilmente la coppia, Harry e Meghan hanno parlato dei motivi che li hanno indotti ad andarsene, del razzismo e dell'ostilità che hanno circondato Meghan dopo l'annuncio della sua prima gravidanza, della mancanza di sostegno e protezione da parte dei parenti di Harry. La duchessa in lacrime ha ammesso di aver passato un periodaccio in cui non voleva più vivere, di aver cercato aiuto e di non averlo trovato. Harry ha riconfermato le sue paure, già espresse in passato, di rivivere la tragedia della sua infanzia e di temere che Meghan venisse annientata dagli attacchi feroci di una stampa che non le è mai stata amica. Ha ammesso di essersi sentito molto ferito quando suo padre Carlo, a un certo punto, si è rifiutato di rispondere alle sue telefonate e suo fratello William, a cui vorrà sempre bene, ha preso le distanze da lui. Insomma, per dirla con il titolo di un film, Parenti Serpenti.

Nulla di insolito tutto sommato, succede in molte famiglie che i rapporti tra consanguinei non siano sempre idilliaci, figuriamoci quando a complicare le cose ci sono i titoli nobiliari e la rigida etichetta dei Windsor. Anche se i duchi di Sussex non hanno mai attaccato direttamente nessuno dei membri reali e hanno sottolineato il rispetto e l'affetto per Elisabetta - Meghan ha detto di aver parlato con lei nei giorni scorsi, quando il Principe Filippo è stato ricoverato - quel riferimento al misterioso membro della famiglia, che si preoccupava di quanto sarebbe stata scura la pelle del piccolo Archie, pesa come un macigno. «Non dirò mai di chi si tratta, sarebbe un danno troppo grande» ha detto Harry a Oprah. Ma anche così il dubbio rimane e lascia la ferita aperta. Ieri Carlo, in visita a un centro per la vaccinazione anti Covid, è apparso sorridente in pubblico e non ha voluto rilasciare alcun commento. Di norma, raccontano gli esperti dei Reali, la linea di condotta dei Windsor è sempre stata questa: non dire nulla e il problema sparirà com'è venuto. Dalla morte di Diana in poi però, la Regina ha imparato che la formula può trasformarsi in un tragico errore, così ieri in serata, dopo una giornata di incontri frenetici, Buckingham Palace ha diffuso un primo comunicato a nome della Regina. «L'intera famiglia è rattristata nell'apprendere quanto difficili siano stati per Harry e Meghan questi ultimi anni - vi si legge- Le questioni sollevate, soprattutto quella razziale, sono preoccupanti. Poiché alcune interpretazioni possono variare, verranno trattate molto seriamente e discusse privatamente. Harry, Meghan e Archie rimangano membri amati della famiglia».

Il premier Johnson per ora ha preferito non esprimere alcun giudizio. «La cosa migliore che posso dire - ha dichiarato ieri - è riconfermare la mia più alta ammirazione per la Regina. Per quanto riguarda le questioni dei Reali non le ho mai commentate e non intendo discostarmi da questa linea di condotta». Meno cauto il suo collega di partito, il ministro Zac Goldsmith, che ieri ha twittato: «Quello che Meghan vuole, Meghan ottiene». Invita invece a prendere sul serio le questioni del razzismo e del disagio mentale sollevate da Meghan, il leader dell'opposizione Keith Starmer, poiché si tratta di problemi che vanno ben al di là di un bisticcio familiare. E nella storia non perde occasione di infilarsi anche il padre di Meghan, che difende i consuoceri dalle accuse di razzismo. L'opinione pubblica invece è divisa in due.

Secondo un sondaggio YouGov il 32% ritiene che i due siano stati trattati ingiustamente dalla Famiglia e un altro 32% pensa il contrario, mentre il restante 36% non lo sa. E per ora, l'unico vincitore in questa querelle, è l'audience. L'intervista è stata guardata da più di 17 milioni di spettatori.

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