"Due ideologie totalizzanti che evitano qualsiasi analisi"

Pubblichiamo, per gentile concessione dell'editore Cantagalli, un estratto di "Guerra e pace al tempo di Putin! del generale Marco Bertolini e del professor Giuseppe Ghini, da domani in libreria

"Due ideologie totalizzanti che evitano qualsiasi analisi"

Pubblichiamo, per gentile concessione dell'editore Cantagalli, un estratto di «Guerra e pace al tempo di Putin» del generale Marco Bertolini e del professor Giuseppe Ghini, da domani in libreria.

È nel 2014 che in Ucraina si strutturano due ideologie contrapposte che inglobano ogni simbolo e ogni evento del passato e del presente e non lasciano più spazio a una riflessione razionale. Dietro, accanto e contemporaneamente, anche nelle opinioni pubbliche di Russia, Stati Uniti ed Europa, si vengono a creare due letture ideologiche unilaterali che impediscono ogni analisi obiettiva e ogni comunicazione. D'ora in avanti la società russa e quella ucraina accolgono tutto sub specie ideologiae. Non pare casuale che in Ucraina questa ideologia si venga formando proprio negli stessi anni in cui ha inizio il «via libera all'esportazioni di armi letali all'Ucraina da parte dei paesi occidentali», Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Turchia, ma soprattutto Stati Uniti e Gran Bretagna (Ferrante 2022: 135). Da un lato, un'ideologia russa ultranazionalistica legge la possibile adesione dell'Ucraina alla Nato in chiave di accerchiamento geopolitico, la politica linguistica del governo ucraino come limitazione dei diritti delle minoranze russofone, studia come difendere «legittimamente» quelle stesse minoranze di «fratelli», mette alla prova la lealtà del popolo ucraino sul terreno infido delle alleanze nella Seconda guerra mondiale, vede nei simboli del reggimento Azov una lampante provocazione nazista.

Dall'altro, un'ideologia nazionalistica filo-occidentale interpreta la richiesta di autodeterminazione della Crimea come mutilazione dell'integrità dello Stato, il separatismo armato del Donbass come illegittima interferenza russa negli affari interni di un paese sovrano, comincia a interpretare la lingua russa come la «lingua del nemico» (cfr. Puleri 2019: 141) e il Golodomor come un atto deliberato dei russi per affamare gli ucraini. Si tratta di due ideologie totalizzanti, che tendono ad abbracciare tutta la realtà.

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