E adesso l'Europa teme "la bomba italiana". "Un precipizio in cui rischiamo di cadere tutti"

Allarme del Figaro. Il New York Times: "Senza Draghi crescono i filo-Putin"

E adesso l'Europa teme "la bomba italiana". "Un precipizio in cui rischiamo di cadere tutti"

L'ultimo a paventare scenari esplosivi è il francese Le Figaro, nel suo fondo di giornata. A proposito della crisi politica in Italia, il quotidiano conservatore parlava ieri di «bomba che può far esplodere tutta l'Europa», ricordando che il nostro Paese «pesa troppo all'interno dell'Unione europea per poter fallire», ma che Roma - «con il suo carico di debito pubblico da 2500 miliardi, più di Grecia, Portogallo, Irlanda e Spagna messe insieme, dipende dalla linea di credito di 200 miliardi concessa l'anno scorso dagli europei, che hanno fiducia in Mario Draghi per realizzare le riforme necessarie», anche se l'aiuto - ricorda il giornale - «è legato a 527 condizioni». Super Mario è dunque definito «un bastione sul ciglio del precipizio nel quale potremmo tutti essere trascinati».

Dagli Stati Uniti a Bruxelles, da Londra a Parigi, sono ore di evidente preoccupazione per le sorti dell'Italia, non solo per la tenuta economica e finanziaria dell'Europa, ma anche per il momento cruciale per gli equilibri internazionali, con la guerra in Ucraina in corso e Mosca che minaccia di destabilizzare l'intero Occidente. Lo mette in chiaro, nero su bianco, anche il New York Times, che parla di «potenziale calamità per il vecchio continente, che cerca un fronte unito contro l'aggressione della Russia in Ucraina» e vacilla di fronte anche alle altre sfide, la carenza di forniture energetiche, l'inflazione e la recrudescenza della pandemia. Il quotidiano statunitense teme che un'uscita di scena di Draghi possa condurre al governo in Italia forze assai meno propense al confronto con la Russia di Vladimir Putin e cita la Lega di Matteo Salvini. Poi bacchetta l'ex premier e leader di «quel che resta» del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, definendolo «troppo spesso contraddittorio» e contestandone l'abitudine a «rivolgere ultimatum» al governo.

A parlare di «vertiginose turbolenze politiche» che sta attraversando l'Italia è anche il Washington Post, secondo cui ci sono «evidenti ragioni» per cui il nostro Paese «trarrebbe vantaggio dal mantenere intatto il suo governo ancora per un po'», alla luce delle importanti scadenze dei prossimi mesi, dall'approvazione della legge di bilancio alle riforme necessarie per ricevere i fondi del piano europeo per la ripresa dalla pandemia.

A sottolineare i rischi di nuove e peggiori crisi economiche per l'intero continente è anche la tedesca Frankfurter Allgemeine Zeitung, che avverte: «Roma potrebbe far precipitare l'eurozona nella crisi». E del «tumulto politico» che ha travolto il nostro Paese si preoccupa per questo anche il quotidiano della City, il Financial Times: «L'incertezza politica arriva in un momento delicato per l'Italia, che dovrebbe essere la maggiore destinataria del pacchetto di aiuti Ue da 750 miliardi».

Le elezioni anticipate, per il giornale londinese, «renderebbero più incerta la capacità» del nostro Paese «di approvare il bilancio in autunno e attuare riforme cruciali per contribuire ad accelerare la traiettoria di crescita a lungo termine del Paese, riforme dalle quali dipende l'elargizione delle risorse comunitarie».

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