L'annuncio delle dimissioni di Mario Draghi arriva in uno dei momenti più difficili della politica europea e internazionale. Ed è anche per questo che la decisione del premier ha attirato le aperture dei più importanti media di tutto il mondo. Una crisi indecifrabile non solo per il «gioco di palazzo», ma anche perché quello italiano appariva come l'esecutivo più autorevole e accreditato nello scacchiere europeo e atlantico. Una maggioranza solida, un premier riconosciuto nel consesso Ue, Nato e nei principali circuiti internazionali. La sorpresa per la crisi politica italiana si comprende dalle prime letture che ne danno i quotidiani mondiali. Nella maggior parte degli articoli, oltre alla notizia delle dimissioni, si punta il dito sulla scelta del M5s, che torna a essere il partito «populista» e «anti-establishment». Il Guardian sottolinea che secondo gli analisti si tratta di una crisi nata da «turbolenze all'interno del partito in difficoltà piuttosto che da differenze politiche significative con l'amministrazione di Draghi». La Bild, invece, avverte che lo scontro giunge «nel mezzo di un'emergenza per la siccità e l'energia, la guerra in Ucraina e importanti decisioni in sospeso sui fondi Ue». Su Giuseppe Conte e i 5S, dura la presa di posizione di France 24 che spiega come la mossa dell'ex avvocato del popolo «fa precipitare l'Italia nell'incertezza politica» e «rischia di minare gli sforzi per assicurarsi miliardi di euro di fondi dell'Unione europea».
La preoccupazione si percepisce anche nei palazzi Ue. Cristalline le parole del commissario all'Economia, Paolo Gentiloni, che aveva detto che le istituzioni Ue seguivano gli sviluppi «con preoccupato stupore». Ma la conferma dello stato d'animo di Bruxelles è arrivata dalle parole trapelate dalla Commissione Europea.
Eric Mamer, portavoce capo dell'esecutivo Ue, ha detto che Ursula von der Leyen «ha ripetutamente sottolineato la stretta e costruttiva collaborazione con il presidente del Consiglio Mario Draghi» e che «si attende di continuare a collaborare con le autorità italiane su tutte le politiche e le priorità dell'Ue». La condanna da parte di Manfred Weber, capogruppo e presidente dei popolari europei, è stata invece netta, bollando la mossa di Conte e dei grillini come «incomprensibile e irresponsabile».
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