Ecco il contratto di governo che fa litigare Lega e 5 Stelle

Dalle regole per uscire da euro alla cancellazione di 250 miliardi di debito italiano. E poi il "comitato di conciliazione" per appianare le divergenze tra leghisti e grillini

Ecco il contratto di governo che fa litigare Lega e 5 Stelle

Si va dalle regole per uscire da euro alla cancellazione di 250 miliardi di debito italiano, passando per l'abolizione delle sanzioni alla Russia. L'Huffington Post ha pubblicato, in anteprima, il documento integrale su cui si è arenata la trattativa tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Il documento porta la data di ieri mattina ma dà l'idea su cosa si siano messi a litigare i due leader. Ironia della sorte: al primo punto c'è l'istituzone di un "comitato di conciliazione", una sorta di organo parallelo al Consiglio dei ministri pensato proprio per appianare le divergenze tra leghisti e Cinque Stelle.

"Il contratto di governo pubblicato dall'Huffington Post è una versione vecchia che è stata già ampiamente modificata nel corso degli ultimi due incontri del tavolo tecnico". A pochi minuti dalla pubblicazione del documento riservato sul sito diretto da Lucia Annunziata, i vertici del Carroccio e del Movimento 5 Stelle diramano immediatamente una nota congiunta per spiegare che "la versione attuale non corrisponde a quella pubblicata". "Molti contenuti sono radicalmente cambiati - ci tengono a far sapere i due partiti - sull'euro, ad esempio, le parti hanno già deciso di non mettere in discussione la moneta unica. La versione pubblicata, dunque, non è fedele a quella attuale". Il documento pubblicato dall'Huffington Post, però, la dice lunga sui temi messi sul tavolo in questi giorni. Anche stasera, al termine dell'ennesimo incontro con Salvini, Di Maio ha ribadito che "il punto nevralgico" dell'accordo resta il contratto. "Lì ci sono alcune cose da chiarire - ha detto ai cronisti tornando alla Camera - se c'è accordo su quello, il governo si fa".

Nel trentanove pagine della bozze c'è dentro un po' di tutto: si spazia dalla riforma della giustizia (riforma della prescrizione; condoni ma anche carcere per gli evasori fiscali; legge sul conflitto di interessi) alla vendita del patrimonio immobiliare pubblico, dalla revisione dei vincoli europei all'estensione della legittima difesa. E ancora: il superamento del Trattato di Dublino e la chiusura delle moschee e delle associazioni islamiche radicali, la rivalutazione della presenza dei contingenti italiani nelle missioni all'estero e l'abolizione delle sanzioni alla Russia. Si parte, però, dall'istutuzione del "comitato di riconciliazione", una struttura parallela al Consiglio dei ministri che sarà composta dal futuro premier, dal segretario della Lega e dal leader politico del M5s e avrà il compito di appianare le divergenze tra i due partiti. È qui che verranno discusse "tematiche estranee al presente contratto ovvero questioni di carattere d'urgenza e/o imprevedibili al momento della sottoscrizione di questo contratto". Sarà dunque il "comitato di riconciliazione" e non il Consiglio dei ministri a dover discutere su "crisi internazionali, calamità naturali, problemi di ordine e di salute pubblici".

Oltre ai "punti chiave" presentati in campagna elettorale, come per esempio il reddito di cittadinanza (da 780 euro al mese con uno stanziamento di 17 miliardi annui) e la revisione della legge Fornero (5 miliardi "per agevolare l'uscita dal mercato del lavoro delle categorie ad oggi escluse") la bozza tira fuori temi del tutto nuovi come l'idea di chiedere alla Bce di 250 miliardi di titoli di Stato che l'istituto di Francoforte avrà in pancia alla fine del quantitative easing. "La cancellazione del debito - si legge - vale circa 10 punti percentuali". Accanto a questa operazione c'era poi l'idea di uscire dalla moneta unica.

Un'idea che i due partiti si sono immediatamanti fiondati a definire "superata". Resta, però, la "ridiscussione dei Trattati" europei, confermata dallo stesso Di Maio nel pomeriggio, e del "contributo italiano all'Unione europea in vista della programmazione del 2020".

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