Ecco i costi della Mare Jonio 2, la nuova nave di Mediterranea Saving Humans

L'ex mercantile norvegese sarebbe costato 800mila Euro, a cui occorre aggiungere almeno 100mila Euro al mese quando la Mare Jonio 2 solcherà le acque del Mediterraneo centrale

Ecco i costi della Mare Jonio 2, la nuova nave di Mediterranea Saving Humans

Anche se non è stato confermato dai diretti interessati, ormai a Brema è iniziato il conto alla rovescia per l'inizio dei lavori sulla futura Mare Jonio 2. Si interverrà su un mercantile norvegese adibito al trasporto di piattaforme galleggianti e, forse già entro aprile, la nuova nave di Mediterranea Saving Humans sarà la più capiente tra quelle in possesso delle Ong.

Già nelle scorse ore erano stati resi noti alcuni numeri: settantadue metri di lunghezza, un ponte di coperta di 540 metri quadrati, una capienza che potrebbe arrivare anche a mille posti. E poi anche due gommoni da 8.60 metri a bordo, assieme ad almeno due droni, a visori notturni e a un pallone aerostatico. Un equipaggiamento quindi paragonabile a quello di una nave da guerra.

Qualcosa in più adesso si conosce a proposito di altri numeri, quelli cioè relativi ai costi. Così come sottolineato su Libero da Alessandro Gonzato, la Mare Jonio 2 potrebbe essere costata a Mediterranea 800mila Euro. A questo occorre aggiungere anche i costi relativi al riadattamento e ai lavori che verranno svolti nel cantiere navale di Brema.

Ma non solo. Quando la nave solcherà il Mediterraneo centrale per pattugliare il tratto di mare in cui scorrono i flussi migratori provenienti dalla Libia, l'Ong italiana per mantenere accesi i motori della Mare Jonio 2 potrebbe arrivare a spendere fino a 100mila Euro al mese. Senza contare, all'interno di questa cifra, le spese per i 36 uomini di equipaggio previsti a bordo.

Numeri importanti quindi, anche perché una nave del genere ha comunque bisogno di una costante (e costosa) manutenzione. Anche l'attuale Mare Jonio, molto più piccola ed acquistata nei primi mesi di vita dell'Ong, richiede costantemente lavori. Dalla messa in sicurezza all'adeguamento alle norme per il trasporto marittimo, la manutenzione richiede tempo e denaro. Il mezzo usato dall'organizzazione italiana proprio in questi giorni è a Venezia per dei lavori.

Evidentemente richiamare ai principi di umanità fa ottenere un certo successo sul fronte della raccolta fondi. Perché Mediterranea ha sempre dichiarato di finanziarsi con donazioni private o con iniziative di crowdfounding. Di certo, all'Ong italiana non mancano gli appoggi politici. Quando si è costituita, il primo finanziamento è stato dato da Banca Etica e tra i garanti sono risultati alcuni esponenti del centro sinistra. Tra questi, anche l'ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.

Poi nel corso degli anni, specialmente da quando il capomissione della Mare Jonio ha rivendicato la sfida contro i decreti sicurezza di Salvini, l'Ong è stata appoggiata dai sindaci di Palermo e Napoli, Leoluca Orlando e Luigi De Magistris.

E oggi, forse anche grazie a questo, gli attivisti hanno potuto racimolare un bel “tesoretto” a giudicare dagli esosi esborsi attuati per avere la nuova Mare Jonio.

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