"Much ado about nothing". In un'intervista al Corriere della Sera, Francesco Guccini glissa così sul piccolo tornado scatenato dalla sua scelta di votare Sel (Sinistra ecologia e libertà) alle elezioni regionali in Emilia Romagna, in quello che molti hanno visto come un voltafaccia nei confronti del Partito Democratico.
Renzi si era spinto fino a dire che Guccini è il suo cantautore preferito. Una dichiarazione di stima che all'artista non ha fatto molto effetto. Perché il presidente del Consiglio ai concerti "sarà pure venuto, ma all'epoca non era conosciuto". E poi perché "anche Dino Zoff" ha detto di essere suo fan e lui è "una persona di parole rare".
La frecciatina è chiara: Renzi parla un po' troppo.
E se anche Guccini preferisce non parlare più di tanto della politica nazionale, in fondo "sono elezioni amministrative", si difende: "Sel è pur sempre un partito figlio di quella storia", quella che l'ha portato a dare la sua preferenza a Pci e discendenti, come ricorda il Corriere.E sì, il premier avrà portato in alto la sinitra ("È un fatto che gli va riconosciuto"). Ma per Guccini è "distante, e non solo per motivi anagrafici. È un po'...è molto iperattivo, ecco".
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