"Non negoziabile", "Irresponsabile": nel governo è rissa pure sui migranti

Il segretario dem ritorna sulla questione relativa all'immigrazione e rincara le accuse già mosse dal suo partito contro Salvini: "I voti si possono perdere, la dignità no"

"Non negoziabile", "Irresponsabile": nel governo è rissa pure sui migranti

Dopo le polemiche di venerdì tra Matteo Salvini e una parte del Pd, oggi a rincarare la dose sul fronte immigrazione è stato Enrico Letta. Intervenuto nella trasmissione di Raitre Mezz'ora, condotta da Lucia Annunziata, il numero uno del Pd è tornato sul naufragio di mercoledì nel Mediterraneo.

In particolare, Letta ha parlato di valori non negoziabili sull'immigrazione, un chiaro riferimento alla presa di posizione di Salvini, il quale ha puntato il dito contro Ong e buonisti. Secondo il leader della Lega infatti, i 130 morti nella tragedia dei giorni scorsi sono “sulla coscienza dei buonisti che, di fatto, invitano e agevolano scafisti e trafficanti – si legge in un post su Facebook – a mettere in mare barchini e barconi stravecchi, anche con pessime condizioni meteo”.

Le frasi di Enrico Letta

A queste dichiarazioni Enrico Letta ha risposto attaccando ancora una volta Salvini: “Ci sono questioni che non sono negoziabili – ha dichiarato il segretario dem – I voti si possono perdere, la dignità no e quando si lascia morire in mare delle persone è contro le leggi del mare. Le persone si salvano a prescindere che siano migranti o no”.

Una dichiarazione che ha assecondato la levata di scudi a difesa delle Ong emersa già venerdì dagli ambienti del Pd, dopo le dichiarazioni di Salvini. La presentatrice Lucia Annunziata ha quindi fatto notare allo stesso Letta che le sue frasi potrebbero mettere in subbuglio l'attuale maggioranza: “Lo so – ha risposto l'ex premier – ma ci sono questioni non negoziabili”.

Da qui la specifica domanda della giornalista di Mezz'ora su una crisi di governo legata all'immigrazione: “Mi auguro che non serva – ha quindi dichiarato Letta – perché credo che tutti siano cambiati in questi anni, spero che fare propaganda sui morti in mare sia un'idea che non venga a nessuno. Andiamo a vedere come stanno le cose e ragioneremo sui fatti. Ci sono valori non negoziabili, dobbiamo portare il tema livello europeo, non è una questione solo italiana”.

Il segretario del Pd da un lato si unisce e anzi intensifica le parole contro Salvini già partite da alcuni esponenti del suo partito, dall'altro però ha poi dato l'impressione di voler usare, almeno per adesso, l'estintore sull'incendio da lui stesso appiccato. Il tutto richiamando agli unici punti di convergenza tra Lega e Pd sull'immigrazione, ossia portare la questione in ambito europeo.

Sul tema comunque, non è la prima volta che Letta esplicita differenti visioni da Salvini. Alla vigilia dell'udienza preliminare sul caso Open Arms dove si è deciso il rinvio a giudizio per il leader della Lega, Letta si è fatto ritrarre su Twitter con una felpa dell'Ong spagnola al fianco del fondatore, Oscar Camps. Un chiaro segnale di come le velleità sull'immigrazione potrebbero essere solo alla fase embrionale e creare disequilibri nella maggioranza a sostegno di Draghi.

La reazione del centrodestra

Una posizione, quella di Letta, che ha causato anche importanti reazioni dal centrodestra: "Enrico Letta propone in televisione una politica irresponsabile sull'immigrazione - ha dichiarato ad esempio il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri - Riproponendo in pratica porti aperti e più ingressi in Italia. Dice che per lui questo non è negoziabile. Se volesse imporre al governo una linea del genere causerebbe la fine del governo. La tesi di Enrico Letta e del Pd va respinta al mittente. L'Italia ha bisogno di sicurezza e non di invasione.

Letta sta sabotando il governo perché evidentemente è invidioso del fatto che Draghi è riuscito in Europa a raggiungere risultati che il governo formato da grillini e Pd non aveva ottenuto. Quindi scarica la sua invidia sul governo. Un governo immigrazionista sarebbe da archiviare. Letta sarà quindi deluso e sconfitto".

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