"Partecipo alle primarie del Pd e voto Andrea Orlando". Enrico Letta ha fatto la sua scelta. Per l'ex premier, ospite della trasmissione In 1/2 ora su RaiTre,"Orlando è l'unico che vuole unire" e ieri "è stato l'unico a chiarire che il Pd non poteva essere in altra piazza che quella per l'Europa".
Letta, a tre anni dall'ormai indimenticabile #Enricostaisereno, serve la sua vendetta fredda a Matteo Renzi, a cui lancia una frecciatina: "Il Pd non è il comitato elettorale del capo, deve tornare alle sue origini per guardare al futuro".
L'ex premier che, nel giugno 2014 si è dimesso anche da parlamentare, chiarisce, però, di non voler scendere nuovamente in campo ma di voler solo "dare una chance al partito che ho contribuito a creare: parteciperò alle primarie del Partito democratico". Sul tema alleanza, invece, precisa la sua posizione nei confronti dei grillini:"Le alleanze politiche con loro mi sembrano molto complicate, se non impossibili. Ritengo però che sia fondamentale parlare con le persone che votano i partiti non tradizionali, non trattarle come appestate, e cercare di fare una politica autentica che tenga conto che certi messaggi di sobrietà e di contenimento dei costi della politica sono condivisi da tutti". Il M5S "dovrà porsi il problema che - continua Letta - da solo non riuscirà a prendere il 50%, e se non costruirà una rete di alleanze resterà un movimento sterile".
L'europeista Letta, infine, non risparmia nemmeno alla Merkel: “L’Unione funziona se rimane unione di minoranze. Negli ultimi anni la Germania è diventata troppo egemonica rispetto agli altri Paesi.
Con lo sforzo di tutti, è necessario riequilibrare le leadership”. Letta, a livello europeo, salva soltanto Mario Draghi che“guida la Bce da anni, ha fatto scelte di politica economica espansionista”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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