In vista dei ballottaggi, Matteo Salvini prosegue nei suoi incontri con gli elettori nelle città in cui tra una settimana si tornerà al voto per eleggere in modo definitivo il nuovo consiglio comunale e il primo cittadino. Nella mattinata di sabato, il leader della Lega ha visitato il gazebo allestito al mercato di via Marx di Sesto San Giovanni per sostenere il candidato sindaco Roberto Di Stefano al ballottaggio. Nell'occasione, Salvini ha avuto la possibilità di fare il punto sulle città in cui il centrodestra è in corsa per una vittoria. "Ci sono una quarantina di comuni al ballottaggio e anche laddove il primo tempo si è chiuso con un 3-0, con un 49% come a Sesto San Giovanni, la partita non è finita. Noi siamo in giro e puntiamo a vincere nella maggioranza dei 38 comuni che vanno al voto", ha dichiarato il numero uno del Carroccio.
Il nodo più importante da sciogliere al momento è quello di Verona, dove il centrodestra si è presentato con due candidati e dove non sembra al momento possibile l'apparentamento in vista del ballottaggio. "Dividere il centrodestra ai ballottaggi è sbagliato, è un errore madornale. Il voto di domenica ci dice che il centrodestra unito vince", ha sottolineato Matteo Salvini. Una possibilità che, però, al momento sembra lontana nella città scaligera. Federico Sboarina, il candidato di Fratelli d'Italia, ha infatti rifiutato di unirsi al candidato azzurro Flavio Tosi per superare Damiano Tommasi al secondo turno di votazione.
"Io l'apparentamento con Tosi e Forza Italia lo avrei fatto, spero che gli amici di Fratelli d'Italia ci ripensino: il centrodestra a Verona ha più del 60%, ma se si pensa di fare a meno di qualcuno si rischia di perdere", ha fatto notare Matteo Salvini, la cui posizione, molto chiara, è stata ribadita anche a Sesto San Giovanni. "Io ho detto e stradetto cosa farei: l'accordo. Partendo da nessuna simpatia personale per Tosi, ma gli elettori hanno sempre ragione e se uno prende il 20% vuol dire che ha buone idee", ha concluso.
Tra i punti dolenti c'è anche la questione Como, dove il candidato del centrodestra non è arrivato nemmeno al ballottaggio: "Evidentemente qualcuno ha fatto scelte sbagliate. E' sempre giusto votare e quindi sicuramente se io fossi a Como non voterei a sinistra".
Nella città lariana, il candidato di centrodestra Giordano Molteni, dato inizialmente come secondo dopo la candidata di centrosinistra Barbara Minghetti, è stato poi superato di qualche centinaio di voti dal candidato civico Alessandro Rapinese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.