Migliorano le condizioni di Christian Di Martino, il vice ispettore della Polizia di Stato ricoverato all'ospedale Niguarda dopo essere stato accoltellato giovedì scorso alla stazione ferroviaria di Milano Lambrate da un marocchino che vive irregolarmente nel nostro Paese da più di 20 anni. Dopo aver subìto cinque arresti cardiaci e ricevuto settanta trasfusioni, l'agente aggredito è stato estubato e respira autonomamente. Anche se non si è ancora svegliato, in ospedale prevale un cauto ottimismo perché Di Martino ha reagito a qualche stimolo iniziale. La prognosi resta riservata e la sua condizione è ancora considerata grave.
La notte della tragedia il marocchino richiedente asilo, Hasan Hami, 37 anni, aveva colpito con dei sassi una donna di 55 anni che, presa in pieno sulla tempia, era svenuta. Il vice ispettore 35enne era accorso insieme ad altri colleghi per soccorrerla, ma quando l'extracomunitario aveva provato a scappare lungo i binari lo aveva rincorso cercando di fermarlo con il taser. Il dispositivo, però, non era riuscito a stordirlo e tra i due era nata una colluttazione, durante la quale il marocchino aveva estratto dal giubotto un coltello da cucina, colpendo il poliziotto alla schiena e perforandogli parti vitali. Solo un tempestivo intervento chirurgico ha scongiurato la morte dell'agente, che poi è stato sottoposto ad altre delicatissime operazioni per ridurre l'emorragia causata dalle tre coltellate inferte da Hasan Hami.
Sabato all'alba i colleghi di Di Martino, allievi agenti della scuola di Peschiera del Garda, si sono riuniti spontaneamente per inviare un messaggio di affetto e vicinanza al vice ispettore.
Il video in cui esprimono il loro sostegno urlando «Forza Christian!» è stato pubblicato sui profili ufficiali della Polizia e ha ricevuto migliaia di interazioni e di messaggi di affetto da parte di migliaia di cittadini, compresa la presidente del consiglio Giorgia Meloni.
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