La Camera dei deputati ha approvato la mozione Pd che chiede al governo il riesame del programma dei F35, puntando al dimezzamento del budget finanziario previsto. In Aula sono passate le mozioni della maggioranza e di Forza Italia, bocciate invece le altre, come quella di Sel, che chiedevano la completa cancellazione della partecipazione italiana al programma militare.
Cosa dice la mozione del Pd
Il testo dei deputati democratici impegna il governo "a riesaminare l’intero programma F-35 per chiarirne criticità e costi con l’obiettivo finale di dimezzare il budget finanziario originariamente previsto, così come indicato nel documento approvato dalla Commissione parlamentare difesa della Camera dei deputati a conclusione dell’indagine conoscitiva sui sistemi d’arma, in vista del Consiglio europeo del dicembre 2013, tenendo conto dei ritorni economici e di carattere industriale da esso derivanti". La mozione approvata impegna il governo a ricercare "ogni possibile soluzione e accordo con i partner internazionali del programma F-35, al fine di massimizzare i ritorni economici, occupazionali e tecnologici, valorizzando gli investimenti già effettuati nella Faco e la sua potenzialità quale polo produttivo e logistico internazionale; a mantenere costante il controllo sulla piena rispondenza dei velivoli ai requisiti di efficienza e di sicurezza e ai criteri operativi delle Forze armate".
Le reazioni politiche
"La discussione delle mozioni è del tutto intempestiva e demagogica - tuona Ferdinando Adornato (Udc) -. Prima di tutto perché il governo si è già impegnato a una revisione in base al Libro Bianco della Difesa, e quindi le valutazioni andranno fatte in quella fase". Sel parla di truffa. "La maggioranza e il governo hanno truffato il Parlamento - afferma in una nota il capogruppo di Sel a Montecitorio, Arturo Scotto -. Oggi sono state votate le mozioni sugli F35: Sel era per la cancellazione del programma d'acquisto, il Pd per il dimezzamento del programma, Forza Italia con Brunetta per mantenere lo status quo. Si è riusciti ad evitare che passasse la cancellazione, a far passare il dimezzamento e a far passare lo status quo. Quale posizione ha prevalso? Su quale linea si attesterà il governo? Lo chiediamo al presidente del Consiglio Renzi perché gli italiani lo devono sapere".
"La sicurezza nazionale non può essere dettata da un pacifismo emotivo, dalle ideologie e dalla demagogia - dice Paolo Alli, capogruppo Ncd in commissione Affari Esteri alla Camera e vice presidente della delegazione italiana alla Nato -. Dobbiamo difendere e tenere in sicurezza i cittadini, soprattutto alla luce dei recenti avvenimenti internazionali, dall'Ucraina alle minacce dell'Isis rivolte in particolare contro Roma e l`Italia come simbolo della cristianità. Non è il momento di abbassare la guardia".
"La nostra Costituzione da un lato richiama alla natura pacifica dell'Italia e al tempo stesso - continua - impegna tutti a difendere la patria e i suoi confini. Il programma F35, peraltro già ridotto nel 2012, è stato approntato proprio per questo scopo. Del resto, si tratta di ammodernare una flotta che è ai limiti dell`inefficienza e composta da aerei ormai superati".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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