"Fdi in piazza a Milano per il ceto produttivo"

La coordinatrice lombarda: "Meloni domani avrà applausi anche qui, la gente ha capito"

"Fdi in piazza a Milano per il ceto produttivo"

Milano Daniela Santanchè, coordinatrice lombarda di Fratelli d'Italia, domani Giorgia Meloni affronterà la prova di piazza Duomo a Milano.

«Sì. Devo dire che sta facendo molte piazza, e abbiamo visto un'affluenza per certi versi anche inaspettata. Questo ci fa ben sperare sull'esito del voto il 25 settembre».

Lei pensa che il risultato di FdI possa superare la cifra, pur lusinghiera, che accreditano gli ultimi sondaggi?

«Per me siamo un po' sottostimati, sì. Molte persone non dichiarano di non votare FdI anche se sanno già che lo faranno. Questo anche per la campagna di odio in atto, che ci dipinge come mostri. Un numero importante di persone teme di avere problemi. Tutti i giorni siamo attaccati: Sta per finire la democrazia e cose del genere. Terrore che produce odio. E tanta gente si vuol mettere un po' al riparo».

Si dice che anche gli elettori dc tenessero «riservato» il loro orientamento. Capita ai partiti di maggioranza.

«Può essere, ma l'aggravante è la campagna di odio che vediamo. D'altra parte il Pd governa da 11 anni, non può dire niente, e quindi non gli resta che demonizzare».

Meloni viene dipinta come preoccupata per ciò che aspetta il nuovo governo.

«Guardi che noi siamo persone di buon senso. Diciamo quel che pensiamo di fare e niente più. Anzi...Basta dare numeri al lotto coi miliardi, preferiamo promettere una cosa in meno e farne una in più. Per questo diciamo flat tax incrementale».

Piedi per terra, insomma.

«Noi vogliamo un'operazione verità. La situazione è pazzesca, il debito pubblico è aumentato ancora, anche col cosiddetto governo dei migliori. Noi diciamo ciò che siamo certi di poter fare al governo».

FdI sta crescendo molto al Nord.

«Tanti imprenditori e artigiani hanno capito che vogliamo cambiare il rapporto fra Stato e imprese. Devono vedere il governo come amico, non come ostacolo alla crescita. A differenza di Di Maio, che voleva abolire la povertà per decreto, noi sappiamo che soltanto le imprese possono creare lavoro, se il governo non è ostile, se le supporta».

Ora serve supporto sull'energia.

«Dispiace che l'Europa sia lenta. Gli aumenti sono anche antecedenti alla guerra in Ucraina. Noi abbiamo chiesto compensazioni, perché qualcuno ci guadagna e qualcuno ci perde. Io sono appena stata in Confindustria a Mantova, abbiamo tanti incontri del genere. C'è speranza, fiducia. FdI per me è il riferimento del ceto produttivo».

E Milano rappresenta anche questo.

«Giorgia Meloni sarà in piazza Duomo e non so quanti lo faranno. A Firenze l'altra sera è stata è stato molto bello, tanto entusiasmo, voglia di cambiare.

Io credo che anche domani saranno in molti con lei, a sentirla. Noi ci rivolgiamo a questa Italia: saremo al tuo fianco con meno burocrazia, meno tasse, più soldi in tasca ai lavoratori, più forza al ceto produttivo. Siamo pronti».

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