Cosa manca alla politica italiana che motivi la gente ad andare alle urne? La percezione più elementare che muove alla politica: la convinzione di andare a votare per se stessi. Cioè per i propri interessi, nei gradini più bassi, per la propria storia, nei piani intermedi, per i propri ideali, nei gradi più alti.
Oggi invece si va a votare l'istrione di turno. Basta che uno riesca bene in tv, si faccia capire e dica quel che vogliono sentirsi dire gli spettatori e nasce un leader. Ma la parabola è breve perché poi le parole e le facce stufano. Bisogna allora avere il coraggio di dire che l'epoca del partito personale è finita. Dicevano di Berlusconi, ma poi è stata una processione di partiti personali: Grillo, Renzi, Salvini, più altri minori. Sbuca, spopola in tv, ma poi l'incantesimo quanto dura? Il tempo per dimostrare che da solo non basta, che le parole non bastano, che cum battute non si governano li stati...
C'è bisogno di qualcosa che indichi una provenienza storica, un'idea di riferimento, un curriculum, un gruppo dirigente e un disegno per il futuro. Se una tendenza cresce in tutta Europa è quella che premia i movimenti sovranisti e nazional-europei.
Lasciate stare il giudizio che nutrite, fermatevi a cogliere il filo conduttore: si richiamano a una storia comune e a una
civiltà in pericolo, si riferiscono a un popolo e alla loro vita reale, indicano chi è l'antagonista da battere... Il cilindro televisivo ha sfornato dal nulla fin troppi conigli, ora i giochi di prestigio non bastano più.
Basti pensare che alle amministrative dei paesi, in particolare del sud,si raggiungono percentuali di votanti sopra al 90% grazie al voto clientelare, degli incapaci di intendere e volere,a moribondi resuscitati ecc. soltanto perchè candidati
eletti ed elettorii sono interessati alla politica ed al voto esclusivamente in forza dei propri personali interessi...
In fondo, consciamente o no, molti Italiani si lamentano e decidono di non votare semplicemente quando vengono meno le possibilità di convenienza e tornaconto personale.
O quando pensa e spesso deve rendersi conto che il politico
è, nella migliore delle ipotesi, esattamente come lui.
Forse sono così perchè un poco ho studiato e conosco tali vicende... MA...vedendo quel che sono i politici oggi, come hanno azzerato questo sogno per i loro interessi da bottegai, comincio a chiedermi se non abbia ragione chi oggi diserta il voto.
il diritto in democrazia dell'astensione. Non riusciva ad accettare che il suo voto potesse valere quanto quello dei fannulloni...
Euterpe, sara costretta a rintuzzare. Suvvia:
un pò di umorismo è il salee direi anche il pepe della vita.
Io in fondo la leggo sempre volentieri. Ma vede il fatto è, e non se la prenda per favore, che come diceva se ben ricordo l'Angelieri."se l'apecchia ne facesse quanto il bue, il miel rinvilirebbe di mille volte due"
profonda nausea verso gran parte dei politici Italiani, deserta anche il Voto perchè non vede persona valida che possa rappresentarlo con delega nei confronti della E.U. e della poltica locale. Giustamente, come scrive Veneziani,l'Elettore si deve sentire PIENAMENTE CONVINTO come se desse il voto a se stesso e non per un "Politico" che poi si rivela diversamente.
Ma consideri quanto sinora ho detto solo un doveroso preambolo.
Continua...
Infatti a quale ambito si ascrivono la purezza, l'onestà, il voler sentirsi migliori? continua...( che seccatura questi 400 caratteri)
apporti utilità,cioè assicuri la giustizia,la sicurezza,il benessere, la pace sociale,ricorrendo anche alla costrizione e alla punizione se vi sono elementi nella società che si rifiutano di adempiere ai loro doveri,ostacolando il raggiungimento di tali finalità. Coloro che governano hanno il potere per fare tutto questo e devono essere giudicati sulla base della loro azione e dei risultati conseguiti. continua...
Come conclusione, le dirò che non mi è dispiaciuto l'ossimoro che lei ha coniato per me, "soave cinismo", sì, mi ci ritrovo.
Ho comunicato volentieri con lei e, al di là delle nostre divergenze ,la ritengo un gradevole interlocutore.(adesso mi accingo all'invio dei post, operazione noiosissima a causa degl'incomprensibili limiti posti dal Giornale, sperando di non saltarne qualcuno)
Capite?
E caro Agev "God is nowhere" o "God is now / here"'
"...quando si ha la coda di paglia"
Converrà tuttavia che Osho non è un animale!
quando si inalberava rideva.
La informo che in molte lingue la radice per gallina "pul(y)" è ambigenere.
Faccia Lei se alcuni esemplari, soprattutto di questo pollaio,
si sono adeguati o se ci tengono... e rimangono galline.
Per quanto concerne la mente, pensa che in Tedesco ci sono almeno
tre termini per indicare il concetto. Quello da te sostenuto si avvicina ad uno di questi. Ma non mi sembra essere quello inteso
dal filosofo.
soltanto uno. Ma non mi sembra essere quello di Nietsche.