Firenze, trovato il corpo del quinto operaio. "L'operazione di recupero sarà complessa"

Dopo 100 ore di ricerche individuato l'ultimo cadavere. Oggi lo sciopero nazionale

Firenze, trovato il corpo del quinto operaio. "L'operazione di recupero sarà complessa"
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Ci sono volute oltre 100 ore di lavoro per arrivare a chiudere almeno il primo capitolo legato alla tragedia di Firenze. Soltanto ieri sera infatti è stato trovato tra le macerie il corpo dell'ultimo operaio disperso nel crollo nel cantiere del supermercato Esselunga. L'identità dell'ultima vittima non è ancora accertata ma potrebbe essere Rachimi Bouzekri, 56enne marocchino residente a Palazzolo sull'Oglio, in provincia di Brescia e il recupero del corpo non sarà facile. Ma adesso il bilancio può considerarsi definitivo: cinque vittime e tre feriti.

Dall'inizio delle operazioni di ricerca, si sono alternati sul luogo dell'incidente centinaia di vigili del fuoco con varie specializzazioni, proprio per cercare di ritrovare le vittime in quello che è un autentico cratere. Bouzekri era stato visto dai suoi colleghi in un punto preciso negli istanti prima del crollo, ed è in quella zona che si sono concentrate le ricerche degli Usar, uno dei reparti specializzati del corpo dei vigili del fuoco con l'utilizzo di specifici mezzi meccanici per procedere nella direzione in cui poi è stato ritrovato il corpo. Non ci sono ancora certezze sull'identità delle cinque vittime. «C'è il problema di abbinare i nomi ai corpi che sono in condizioni drammatiche, per cui è in corso una complessa attività di identificazione su ciò che resta di questi poveri operai, avviata con l'ausilio di esperti e che richiede competenze specifiche, anche di tipo genetico», ha spiegato il procuratore capo di Firenze, Filippo Spiezia.

Lo stesso procuratore ha spiegato da una prima ricostruzione della dinamica dell'incidente «è risultato che nella parte di cantiere interessata dal crollo erano presenti otto lavoratori, operanti per tre imprese diverse», confermando anche che «c'erano diverse criticità nel cantiere». Da queste partirà l'inchiesta. Al momento la Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti e ritiene «configurabili i reati di omicidio plurimo aggravato, commesso con violazioni delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e di crollo colposo di costruzioni o quanto meno di sue parti». Per arrivare a una verità dei fatti, anche l'appello «alla collaborazione di tutti affinché, una volta posti i sigilli all'area in sequestro, ci si astenga da qualsiasi indebito accesso ai luoghi, sia per preservarne il loro stato in vista delle indagini tecniche sia per evitare ulteriori incidenti».

Un'inchiesta che si prospetta non semplice ma adesso non ci sono più dubbi sui numeri della tragedia. Oggi previsto lo sciopero nazionale proclamato da Cgil e Uil insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici.

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