Firme false M5s, a Palermo la Digos sente 400 persone

In queste settimane sono state ascoltate oltre 400 persone per riconoscere le firme depositate dai grillini per partecipare alle comunali di quattro anni fa

Firme false M5s, a Palermo la Digos sente 400 persone

Sarà depositata questa mattina in Procura a Palermo l'informativa della Digos, sugli accertamenti svolti in questo mese nell'ambito delle indagini sulle firme false del M5S alle amministrative del 2012 di Palermo. La Digos della Questura di Palermo è stata delegata dal Procuratore aggiunto Dino Petralia, che coordina l'inchiesta, con la pm Claudia Ferrari, a svolgere l'indagine. In queste settimane sono state ascoltate oltre 400 persone per riconoscere le firme depositate dai grillini per partecipare alle comunali di quattro anni fa. Ma centinaia hanno fatto mettere a verbale che le firme depositate non fossero loro. Addirittura, in alcuni casi, come quello del genero di Paolo Borsellino, Fabio Trizzino, è stato messo a verbale di non avere mai firmato per le amministrative ma per il referendum sull'acqua pubblica. Sono almeno una decina le persone indagate, tra cui i deputati regionali Claudia La Rocca e Giorgio Ciaccio, che si sono autosospesi, e alcuni deputati nazionali, che però al momento sono ancora al loro posto. Gli interrogatori dovrebbero iniziare nel weekend, tra cui proprio i deputati Riccardo Nuti e Claudia Mannino.

La Procura di Palermo ha inviato gli avvisi a comparire per alcuni degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulle firme false del M5S alle amministrative del 2012 a Palermo. Come si apprende da ambienti giudiziari, altri indagati avrebbero concordato, tramite i loro legali, il giorno dell'interrogatorio senza attendere l'avviso di garanzia.

Il procuratore aggiunto di Palermo Dino Petralia che coordina l'inchiesta indaga per il reato previsto dall'articolo 90, secondo comma, del Testo unico che punisce "chiunque forma falsamente, in tutto o in parte, liste di elettori o di candidati od altri atti dal presente Testo Unico destinati alle operazioni elettorali, o altera uno di tali atti veri oppure sostituisce, sopprime o distrugge in tutto o in parte uno degli atti medesimi".

E come se non bastasse stasera alle Iene si parlerà di un altro caso di firme false denunciato dal portinaio di un condominio del quartiere Malaspina di Palermo in cui vive la parlamentare grillina Loredana Lupo.

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