Quel fiume di denaro per propagandare l'ambientalismo estremo

L'Ue elargisce miliardi di euro alle Ong con scarsa trasparenza. In due anni 457 milioni al "programma sul clima"

Quel fiume di denaro per propagandare l'ambientalismo estremo
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È un vero e proprio fiume di denaro quello erogato dall'Unione europea alle Ong che, per numeri e modalità di utilizzo, fa presupporre la notizia secondo cui l'Ue avrebbe «pagato segretamente gruppi ambientalisti per promuovere i piani verdi dell'ex commissario Frans Timmermans», sia solo la punta dell'iceberg. Spulciando le carte di uno studio pubblicato dal Parlamento europeo sulla trasparenza dei finanziamenti all'Ong emerge un quadro che fa sobbalzare dalla sedia.

Dal 2020 al 2022 la Commissione e le agenzie dell'Ue hanno concesso sovvenzioni alle Ong per un importo di circa 17,5 miliardi di euro in regime di gestione diretta pari a circa il 4,6% di tutti gli impegni di bilancio dell'UE nello stesso periodo.

Il rapporto «Transparency and accountability of EU funding for NGOs active in EU policy areas within EU territory» analizza i finanziamenti erogati alle organizzazioni non governative (ONG) e alle organizzazioni non profit (NFPO) attraverso sovvenzioni dirette (dalla Commissione europea) e indirette (da organismi intermedi come le agenzie degli Stati membri o le agenzie delle Nazioni). Nel documenti ci si riferisce a tre programmi specifici: il Fondo Asilo, migrazione e integrazione (AMIF), il programma dell'UE per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport (Erasmus+) e il programma per l'ambiente e l'azione per il clima (LIFE). Insieme questi tre programmi forniscono circa un miliardo di euro alle Ong in gestione diretta e una copertura politica a Bruxelles può fare comodo. Se poi il proprio sponsor si chiama Frans Timmermans e di mestiere fa il vicepresidente della Commissione Ue e il Commissario europeo per il clima con la pesante delega al Green Deal, tanto meglio.

La questione sull'utilizzo di questi fondi per ragioni di lobbying a sostegno di Timmermans e per «fare pressione a favore del Green deal» si fa ancor più grave alla luce delle cifre stanziate.

Il programma per l'ambiente e il clima ha ottenuto dal 2020 al 2022 457.024.686 di euro mentre per Life e i suoi quattro sottoprogrammi dal 2021 al 2027 verranno stanziati solo nel 2024 571 milioni di euro e in totale 5,4 miliardi di euro.

Fino a dicembre 2024 le Ong potevano svolgere attività di lobbying e advocacy mirate a istituzioni e funzionari europei con modalità dell'utilizzo dei fondi ricevuti non proprio trasparenti come emerge da un'analisi di Open Cooperazione.

In tal senso, fino a un mese fa le norme sulla trasparenza del finanziamento delle sovvenzioni europee erano «generalmente limitate e estremamente specifiche e non obbligano la UE e/o i beneficiari delle sovvenzioni a massimizzare la trasparenza pubblica». Nonostante l'obbligo di riportare i finanziamenti ricevuti sul sito web delle Ong: «Vi sono pochi dettagli sull'importo e sullo scopo dei finanziamenti ricevuti».

Tutto ciò avveniva prima dell'approvazione di una direttiva europea voluta dal Partito Popolare europeo con nuove linee guida comunicate attraverso lettere ufficiali inviate dall'Agenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e

l'ambiente. Il Ppe ha chiesto maggiore trasparenza e responsabilità per le Ong che accedono ai fondi europei sostenendo la necessità di più controllo anche su come vengono spesi e utilizzati i fondi, meglio tardi che mai.

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