Un obolo per la sicurezza. La mano tesa è del Comune, ed è rivolta a cittadini e associazioni. Ma l'elemosina non c'entra, al contrario, a Forte dei Marmi si sperimenta una pratica innovativa consentita dai decreti per la sicurezza varati l'anno scorso dal ministro Minniti: una pubblica amministrazione invece di tassare, chiede ai cittadini di donare volontariamente per finanziare una specifica attività di carattere pubblico, sempre che sia di loro interesse. E a quanto pare la sicurezza interessa molti, visto che il progetto lanciato dal sindaco Bruno Murzi sta facendo il pieno di adesioni.
Murzi, cardiochirurgo pediatrico illustre, si sta cimentando con l'amministrazione del capoluogo toscano della dolce vita balneare da giugno scorso quando, a sorpresa e con una lista civica trasversale, ha scalzato il sindaco uscente di sinistra. «Avevamo messo al primo punto del nostro programma la sicurezza -racconta il sindaco col camice- e l'estate scorsa, appena insediati, abbiamo ingaggiato delle guardie giurate. Ma ci siamo resi subito conto che serviva qualcosa di più, visto che siamo una piccolo paese di 7mila abitanti che durante le vacanze diventa una cittadina di 45mila». Ed ecco sbocciare l'idea del «Progetto sicurezza», reso possibile dal decreto Minniti. La sostanza è che il Comune si impegna ad assumere per la stagione estiva un nutrito plotone di veri agenti di polizia locale, non vigilantes con i poteri, e le armi, spuntate. Per farlo, chiede ad associazioni e cittadini, anche e soprattutto quelli che frequentano «il Forte» solo d'estate, di contribuire economicamente attraverso quello che, nell'epoca del web si chiama più elegantemente «crowdfunding». Colletta, per i nostalgici.
«Il patto è chiaro -garantisce il sindaco- se arriviamo a raccogliere 160.000 euro, assumiamo per l'estate venti agenti, così arriviamo a 54 che, per un Comune di soli 9 chilometri quadrati significa un serio controllo del territorio». La missione dei nuovi assunti sarà di garantire controlli notturni adeguati in tutta la città e di giorno pattugliare le spiagge, soprattutto per reprimere abusivismo commerciale e contraffazione. E qui sta l'altro aspetto politicamente innovativo. Un sindaco non schierato con il centrodestra, che non l'ha appoggiato alle elezioni, non cade nella trappola buonista che spaccia per tolleranza solidale lo sfruttamento di manodopera immigrata da parte di criminali. «Non sono un sindaco sceriffo -ci tiene a sottolineare Murzi- non voglio militarizzare il territorio ed escludo scene di inseguimenti, non ce l'ho con quei disperati che vendono la merce falsa, il razzismo non c'entra. Noi colpiremo anche i clienti e soprattutto chi c'è dietro la filiera della contraffazione. Non sarà facile perché Forte è un mercato d'oro: da noi, visto che gira un falso di lusso, merce di qualità migliore venduta a un prezzo più elevato, visto che le nostre spiagge spesso sono frequentate da gente che si può permettere di spendere più della media. Però va detto che i venditori abusivi che importunano le persone sotto l'ombrellone sono un problema per una località che vive di turismo».
Altra peculiarità, la cittadina toscana dove sono di casa tanti personaggi della destra italiana, ha accolto una piccola quota di profughi, a differenza della culla dell'intellighenzia rossa, Capalbio.Vedremo come finirà questa scommessa. Ma l'iniziativa del sindaco-chirurgo può già vantare una «prognosi» favorevole: in dieci giorni sono arrivati 65mila euro.
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