La bimba stuprata è una minaccia per tutto il mondo

Lo stupro di una bambina a Parigi rievoca orrori passati e fa temere per il futuro della Francia

La bimba stuprata è una minaccia per tutto il mondo
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La bambina ebrea violentata a Parigi aveva commesso due peccati mortali secondo i suoi accusatori: era ebrea, e quindi una creatura degna del peggior male; e, inoltre, non lo aveva detto a quei ragazzi. Ovvero, non aveva ostentato la sua stella gialla ideale, non aveva confessato la sua abiezione.

Così esigeva il nazifascismo, gli ebrei dovevano denunciare il proprio virus, così da potere essere maltrattati, violentati, deportati, uccisi. Ma lo stupro come si disegna nelle testimonianze dei giovani criminali francesi, ha anche le caratteristiche di Hamas. Se non si arriva all'omicidio è per mancanza di armi: ma il rapimento, la violenza sessuale, le offese antisemite urlate alla vittima sono quelle dei terroristi della Nukba. Sul telefonino di uno dei giovani stupratori c'è una bandiera israeliana bruciata, e lui spiega che la ragazza ha detto qualcosa che non gli è piaciuto sulla Palestina. I bambini terroristi imparano in massa l'abominio più antico, l'attacco violento contro il genere femminile, di concerto con quello contro gli ebrei senza udire una sanzione generale. Al contrario i ragazzi, nelle scuole, nelle strade, nei luoghi di divertimento, giocherellano con un messaggio culturale e sociale che permette l'uso del maggiore fra tutti gli esplosivi a disposizione contro la democrazia e per la guerra: l'antisemitismo. Questi ragazzi hanno ascoltato parole di odio e disprezzo a bizzeffe contro il popolo ebraico e Israele: razzista, colonialista, oppressore, stato di apartheid, affamatore, assassino di bambini, genocida, suprematista. Nemico dell'umanità. Da cancellare. Il libro è sempre aperto: la Francia ha Dreyfus nel suo passato, ha Pétain e i treni di bambini ebrei spediti soli a morire, De Gaulle che rifiutò l'aiuto a Israele nel '67, e più avanti un atteggiamento post-coloniale cauto e colpevole verso gli islamici estremi in crescita sempre più decisi e padronali. Dopo decine di assassini di ebrei come Jan Halimi nel 2006, i tre bambini di Tolosa fucilati col maestro a Tolosa nel 2012, e tanti altri. Oggi il partito di Mélenchon alle prossime elezioni potrebbe guadagnare centinaia di seggi e vede in Hamas un movimento di resistenza. I ragazzi che hanno violentato la bambina oggi in gravi condizioni a Parigi sanno quello che urla la propaganda e che tutte le istituzioni che dovrebbero difendere i diritti umani riverberano, come un definitivo tribunale antisemita. È condanna a morte per gli ebrei, e loro gli esecutori. Persino Macron che non è un nemico, per tenere quieta la sua costituency musulmana si concede di affermare che «Israele non deve uccidere donne e bambini», come se fosse sua intenzione.

Questo conferma la visione dell'ebreo colpevole, malevolente.

È ora di capire quanto la politica incurante ha creato antisemitismo assassino. Per quei ragazzi Hamas dunque è un movimento di resistenza, ha violentato e ucciso perché le vittime non erano vittime, erano sporchi ebrei, violenti, cattivi. Non sarà la cultura a bloccarli, ma solo la politica.

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