Furto durante il funerale dell'avvocato precipitato

All'ipotesi del gesto estremo i familiari non hanno mai creduto, poi quello strano furto durante i funerali del loro caro ha confermato i sospetti

Furto durante il funerale dell'avvocato precipitato
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All'ipotesi del gesto estremo i familiari non hanno mai creduto, poi quello strano furto durante i funerali del loro caro ha confermato i sospetti che nella tragica morte dell'avvocato Andrea Dini, 50 anni, di Frosinone, ci fosse qualcosa di strano. Tanto che la Procura del capoluogo ciociaro ha aperto un'inchiesta per istigazione al suicidio per fare luce sulla morte del legale precipitato lo scorso 20 luglio dal sesto piano del suo studio in viale Kennedy, a Frosinone.

Una vicenda piena di misteri, che i magistrati intendono chiarire e per questo hanno sequestrato il Pc e il telefonino dell'avvocato e hanno dato incarico ad un ingegnere informatico di passarne al setaccio il contenuto. Dini negli ultimi tempi aveva scoperto di essere malato, l'umore era cambiato, anche se familiari e colleghi non avevano riscontrato nulla di strano nel suo comportamento prima della tragedia. Poi sabato, durante il funerale, uno strano furto nell'abitazione dell'avvocato, ha alimentato ancora di più i dubbi. La casa è stata messa completamente a soqquadro proprio mentre tutti, naturalmente anche la moglie e il figlio del legale, erano in chiesa per l'ultimo saluto. Oltre alla strana coincidenza temporale, al loro arrivo familiari e investigatori hanno notato una serie di stranezze. A partire dal fatto che i ladri, nonostante si fossero presi la briga di fare un buco sulla parete perimetrale per entrare, non hanno portato via nulla. Oggetti preziosi, gioielli, contanti: nulla è stato toccato. Nessun segno di scasso nemmeno sulla cassaforte. Come se chi è penetrato nell'abitazione cercasse altro. I magistrati vogliono capire se dietro all'estremo non ci sia stata solo disperazione, ma la volontà di proteggere qualcuno, forse gli stessi familiari.

Il pubblico ministero, Samuel Amari, ha raccomandato il massimo riserbo: «Sul caso dell'avvocato non possiamo dire nulla», tagliano corto. È stata disposta l'autopsia, che probabilmente non potrà aggiungere nulla. Invece si aspettano novità dagli accertamenti sul telefonino e sul computer dell'avvocato.

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