Ischia, Pompei, le Dolomiti. Nel passato della cancelliera Angela Merkel l'Italia è apparsa più volte quale destinazione per le vacanze in compagnia del marito, il professore di Chimica Joachim Sauer. Sempre in sintonia con la grande maggioranza dei tedeschi, anche quelli che non l'hanno mai votata, la cancelliera ha una passione per il Belpaese. Complici l'imminente fine del suo ruolo alla guida del governo federale e gli impegni professionali del professor Sauer, è probabile che nel prossimo futuro Angela Merkel sarà avvistata con più frequenza nello Stivale. Si comincia il 7 ottobre con l'attesa partecipazione della leader tedesca a un incontro di preghiera organizzato a Roma dalla Comunità di Sant'Egidio al quale dovrebbe partecipare anche Papa Francesco. Un'occasione per la cancelliera di prendere congedo dal pontefice romano ma anche per salutare Mario Draghi. Il rapporto fra i due è di lunga data: due anni fa nel suo ruolo di capo del governo tedesco, Merkel si recò a Francoforte per la cerimonia di commiato di SuperMario che lasciava la presidenza della Banca centrale europea alla fine del suo mandato di otto anni.
Dopo Roma, Torino. Il settimanale tedesco Focus ha rivelato che Sauer (72 anni) è diventato socio all'Accademia delle scienze di Torino, incarico che si aggiunge a quello già assunto lo scorso giugno di visiting professor all'Università di Torino. Entrambi chimici quantistici, Merkel e Sauer si sono conosciuti all'Accademia delle scienze di Berlino nel 1984, cinque anni prima della caduta del Muro. Già sposata e divorziata dal signor Merkel, Angela Dorothea nata Kastner sposerà il compagno di una vita nel 1998 con rito civile pur mantenendo il cognome acquistato con le prime nozze nel 1977.
Frau Merkel potrà, se lo vorrà, viaggiare più liberamente in Italia quando lascerà il settimo piano della cancelleria federale ossia quando il suo governo potrà fare spazio a un nuovo esecutivo. Mercoledì è giunta la notizia che la cancelliera si è congratulata con Olaf Scholz per la vittoria elettorale della sua Spd alle elezioni di domenica scorsa. Un riconoscimento tanto tardivo quanto importante: la Spd punta a formare il governo assieme a Verdi e Liberali, i due partiti diventati l'ago della bilancia in un Bundestag molto più frammentato del solito e che da ieri hanno iniziato gli incontri per la futura coalizione: resteranno segreti.
Nel discorso per il governo punta a rientrare la Cdu che fu di Merkel e oggi è guidata da Armin Laschet. A livello di voti e di seggi i due partiti sono praticamente appaiati: l'unica differenza è che alle elezioni la Spd di Scholz ha guadagnato oltre 5 punti, mentre la Cdu di Laschet ne ha persi quasi 9. Scholz si sente il vero vincitore della tornata elettorale ma Laschet non molla la presa. Seguendo l'esempio della cancelliera e cedendo alle pressioni di tanti compagni di partito, anche il presidente della Cdu si è congratulato mercoledì con Scholz via lettera eppure continua a credere di poter diventare cancelliere. Laschet è forte del rapporto privilegiato che intrattiene a livello politico e personale con l'Fdp, il cui presidente Christian Lindner continua a ripetere che preferirebbe governare con la Cdu.
Un sondaggio dell'istituto di ricerca Civey diffuso in queste ore dimostra però che la tenacia di Laschet non è per nulla apprezzata dai suoi concittadini: il 71% pensa che sia sbagliato che rivendichi la poltrona di Angela Merkel a dispetto dello scarsissimo risultato elettorale.
Peggio ancora, il 60% degli intervistati valuta i suoi sforzi come «chiaramente sbagliati». Con lui ci sarebbe solo una maggioranza, non schiacciante, dei simpatizzanti della Cdu: il 55% di loro ritiene che il mite ma determinato Armin faccia bene a puntare a testa bassa alla guida del governo.
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