Galan, la Giunta dice sì all'arresto

L’ultima parola spetta all’Aula di Montecitorio, che si pronuncerà il 15 luglio

Galan, la Giunta dice sì all'arresto

Sedici a favore e tre contrari. E' questo il risultato della votazione della Giunta per le autorizzazioni a procedere in merito alla richiesta di arresto per l’ex ministro Giancarlo Galan (ed ex governatore del Veneto). La Giunta, dunque, ha accolto la richiesta formulata dalla magistratura di Venezia nell’ambito dell’inchiesta sullo scandalo del Mose: Galan è accusato di corruzione per aver sistematicamente intascato tengenti sugli appalti per la costruzione del Mose. Il presidente della giunta, Ignazio La Russa, non ha partecipato alle votazioni. Contro l’arresto di Galan si sono pronunciati Forza Italia, Nuovo centrodestra e Psi. Il parere favorevole all’arresto di Galan del relatore di Scelta civica Mariano Rabino esclude la presenza di fumus persecutionis da parte dei magistrati nei confronti di Galan. La questione arriverà in Aula, a Montecitorio, martedì 15 luglio alle ore 17.

"Il risultato non era scontato - ha commentato La Russa al termine della seduta -. C’è stata una grande attenzione da parte dei commissari nell’analizzare il caso. La Giunta ha anche respinto la richiesta di un rinvio degli atti alla

538em;">magistratura e alla fine - a larghissima maggioranza - è prevalso il riconoscimento dell’assenza di fumus persecutionis e di conseguenza autorizzare la richiesta della magistratura".

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