Il gelato della Madia: botta e risposta tra Signorini e il ministro

Non si placano le polemiche per la foto del ministro su Chi. Telefono rosa: "Il direttore chieda scusa a tutte le donne". Lui: "La gente ha bisogno di farsi un sacco di gelati"

Il gelato della Madia: botta e risposta tra Signorini e il ministro

Continua a tenere banco la polemica sul "gelato della Madia", dopo la foto pubblicata da "Chi" che ritrae il ministro intento a mangiare un cono e un titolo volutamente provocatorio ("ci sa fare con il gelato"), per qualcuno offensivo e di pessimo gusto. Dopo numerose prese di posizione interviene la diretta interessata: "Ringrazio tutti e tutte, che ieri hanno commentato senza colore politico. Ma non credo sia utile un mio commento, credo che il fatto si commenta da sé". Rispetto alle parole del direttore, Alfonso Signorini, che invoca il diritto al divertimento e invita il ministro a farsi una risata, risponde: "Ognuno è responsabile di quello che è e di quello che fa, Signorini è responsabile di quello che pubblica".

Come scrivevamo ieri, a sinistra subito è scattata l'indignazione per la "bravata" di Signorini, reo di aver preso di mira la Madia. Ma chi oggi si indigna e grida allo scandalo non apriva bocca quando nel mirino dei giornali di gossip (e non solo) c'erano le donne del centrodestra: Carfagna, Santanchè, Prestigiacomo e molte altre. Il direttore di Chi giustamente ha invocato la "par condicio" dell'indignazione. Perché, ha detto, la Pascale si può prendere in giro con il suo "calippo" mentre la Madia tra un po' non si può neanche nominare...

"La gente ha bisogno di farsi un sacco di gelati - ha detto Signorini intervistato da Fanpage.it -. Piantiamola di dire queste ca..., si è parlato per anni del Calippo della Pascale e ora parlare del ministro Marianna Madia che
mangia il gelato sarebbe delitto di lesa maestà?".
Nessuna marcia indietro, quindi, e l'idea di porgere le scuse non gli passa neanche per l'anticamera del cervello.

Ma le polemiche non si placano. Ormai Signorini è finito nel mirino di chi si scandalizza a corrente alternata. Il presidente di Telefono rosa, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, manifesta la "solidarietà, sua e di tutta l’Associazione, al ministro, offesa e "invasa" dal sessismo maschilista. E rincara la dose: "Una cosa indegna per la ministra e per tutte le donne, continuo oggetto non solo di violenze in tutto il mondo, ma di atti indecenti di sessismo e maschilismo, anche quando ricoprono alte cariche istituzionali, in Paesi avanzati come il nostro". Poi aggiunge: "Sarebbe doveroso che il signor Signorini e il suo editore porgano le scuse alla ministra e a tutte le donne. E crediamo anche che sia necessario che gli uomini condannino simili comportamenti e le donne sostengano sempre più la partecipazione femminile in ogni campo".

Polemica finita?

Sicuramente no. Andrà avanti per molto tempo ancora. Fino alla prossima foto e al prossimo scoop che farà inferocire qualcuno. Oppure cadrà nell'indifferenza, se la persona "colpita" non sarà degna di ricevere la solidarietà.

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