"Giornata contro l'omotransfobia? Andate al diavolo": De Luca zittisce i dem

Dal palco della festa dell'Unità, Vincenzo De Luca ha affossato il suo partito, criticando apertamente le recenti strategie politiche del Pd

"Giornata contro l'omotransfobia? Andate al diavolo": De Luca zittisce i dem

Quella di Vincenzo De Luca alla festa dell'Unità di Bologna è stata una voce fuori dal coro. Come spesso accade quando prendere la parola, il presidente della Regione Campania non ha avuto filtri e rivolgendosi alla platea ha espresso, tra le altre cose, tutto il suo dissenso per l'attuale formulazione del ddl Zan. Vincenzo De Luca ha parlato a ruota libera, affrontando di petto alcuni argomenti caldi per il Partito democratico, definito una "casa sgangherata" dal presidente, ma offrendo un punto di vista completamente diverso rispetto a quello dei suoi compagni di partito.

Senza girarci troppo intorno, il presidente della Regione Campania ha bocciato il ddl contro l'omotransfobia: "Io così com’è il decreto Zan non lo avrei votato, perché se non si cambia almeno la parte che riguarda le scuole io non lo avrei votato. Ma voi pensate davvero che sarebbe ragionevole che alle elementari si faccia la giornata contro l’omotransfobia? Ma andate al diavolo". Non usa mezzi termini e di fatto boccia la linea del Partito democratico, promotore del ddl Zan, che insieme al Movimento 5 stelle spinge per la sua approvazione. De Luca ha spiegato anche perché ha un'opinione così avversa sulla questione: "Un conto è se tu mi dici che alle ultime classi delle superiori facciamo una giornata di riflessione. Questo va bene. Ma dobbiamo sapere che, quando affrontiamo temi delicati come questo, occorre grande misura, grande senso di responsabilità".

Dal palco, quindi, ha proseguito a bacchettare il suo partito per la linea intrapresa: "Abbiamo fatto una crociata sulla legge Zan e poi abbiamo detto che dobbiamo dare il voto ai 16enni. Per quello che ho colto io, queste sono le proposte nel programma del Partito democratico. Ma voi pensate che sulla base di queste proposte conquistiamo la maggioranza degli elettori?". Vincenzo De Luca, completamente senza freni, ha aggiunto: "Dobbiamo difendere i diritti, ma non è immaginabile che su questioni che hanno contenuti morali che vanno aldilà della politica noi ideologizziamo i problemi".

Inevitabilmente, il discorso di Vincenzo De Luca non è stato accolto con gli applausi dal Nazareno, che è stato colpito dall'interno e da uno dei suoi esponenti più influenti.

"Mentre il Pd assume con coraggio il profilo di un partito per cui diritti sociali e diritti civili marciano uniti, qualcuno pensa con furbizia di coprire uno spazio politico arretrato e anacronistico, alle spalle di cittadine e cittadini le cui libertà oggi sono ancorate a un livello inferiore che nel resto d’Europa. De Luca pensi a governare la sua Regione, in cui le aggressioni contro le persone Lgbti riempiono le pagine di cronaca", ha scritto su Facbook Roberta Li Calzi.

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