Governo, Cirinnà: "Su adozioni gay e fine vita terreno comune con il M5S"

La senatrice Dem traccia le linee guida per le possibili intese nel futuro governo giallorosso in tema di diritti civili. E chiede "un'inversione di rotta" su fine vita, droghe leggere e adozioni gay

Governo, Cirinnà: "Su adozioni gay e fine vita terreno comune con il M5S"

Fine vita, legalizzazione delle droghe leggere, matrimonio egualitario, omogenitorialità e adozioni gay. Divisi quasi su tutto Pd e Movimento 5 Stelle potrebbero trovare nei temi etici un “terreno comune”.

A sostenerlo è Monica Cirinnà che in un’intervista al quotidiano La Stampa si dichiara fiduciosa sul lavoro che il nuovo governo giallorosso potrà portare avanti in Parlamento nel campo dei diritti civili. “Penso ad una legge contro l’omotransfobia: in Senato ci sono due ddl, uno a firma della collega Maiorino e uno a mia firma, che sono largamente sovrapponibili”, scrive su Facebook la senatrice del Pd con riferimento al ddl sottoscritto da 36 senatori pentastellati che propone di modificare il Codice Penale aggiungendo ai “delitti contro l’uguaglianza” anche quelli dettati da “omofobia e transfobia”.

“In questi anni di lavoro parlamentare, ho toccato con mano che il M5S sui diritti ha una posizione complessa e plurale, che alterna posizioni di apertura a chiusure anche brusche”, continua la madrina della legge sulle unioni civili. Che non esclude, a questo punto, anche un’archiviazione definitiva da parte di un futuro governo giallorosso del discusso ddl sull’affido condiviso firmato dal senatore leghista Simone Pillon. “Contestato da esponenti di M5s”, spiega la Cirinnà, finora è stato “condizionato dalle dinamiche interne alla ex maggioranza”.

“Più volte abbiamo rimproverato al Movimento 5 stelle mancanza di coraggio”, rivendica infine la senatrice Dem, ma ora, incalza, è tempo di “una netta inversione di rotta in materia di diritti civili” per “ricucire davvero il Paese, sostituendo a rabbia e paura la solidarietà e la coesione”. “Sui diritti – conclude - abbiamo davanti una pagina bianca e un nuovo percorso da avviare”.

Pronta la replica del consigliere comunale della Lega, Umberto La Morgia: “Si va verso un governo più a sinistra della sinistra e la cosa sconcertante è che cercheranno di imporre leggi che modificano radicalmente la cultura e l'etica del nostro popolo, senza il consenso del popolo stesso, a cui è stato negato il diritto di voto”.

“Pensiero che peraltro – aggiunge l’esponente leghista, apertamente gay - non trova d'accordo neanche tutti gli omosessuali in merito agli ulteriori diritti da rivendicare in quota Lgbt”.

“La fantomatica legge contro l'omotransfobia, come è noto – attacca La Morgia - rischia di essere un espediente non per contrastare violenze, ma per limitare la libertà di opinione su questi temi”.

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