Nonostante i segnali di distensione, continuano le tensioni e i malumero nel governo. A rivelarlo è il senatore del M5s Gianluigi Paragone che, in una intervista rilasciata a La Verità, ha parlato della tenuta della maggioranza gialloverde.
"La fine corsa arriva nel momento in cui non c'è più una spinta politica", dice, "Questo è un governo densamente politico. Se la connotazione non fosse più quella del “governo del cambiamento”, per forza di cose l'esperienza finirebbe. Poi potrebbe anche durare temporalmente, però...". Paragone, con grande franchezza, non nasconde la situazione difficile che sta attraversando il Movimento 5 Stelle, soprattutto dopo i risultati conseguiti nelle ultime elezioni regionali. "Quando prendi il 35% alle politiche, è chiaro che ciò che non fai subito può produrre disaffezione. Ma disaffezione non è sempre sinonimo di rottura irreparabile".
Al contempo, il senatore si mostra fiducioso in vista dell’importante appuntamento elettorale del 26 maggio.
L’esponente pentastellato, infatti, confida di "superare il 20% alle europee". Quanto alla sua candidatura a presidenza della commissione d'inchiesta sulle banche, Paragone sottolinea: "Lo spero, ma ci sono resistenze".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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