Pass illimitato, niente dad per i vaccinati. La Lega non vota

Via libera del Cdm al nuovo decreto, ma la Lega si oppone alle distinzioni tra vaccinati e non. Certificato verde senza scadenza per chi ha tre dosi di vaccino. Nuove norme per la dad

Pass illimitato, niente dad per i vaccinati. La Lega non vota

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto (clicca qui per leggerlo) che prevede una serie di novità nella gestione dell'emergenza Covid-19. Va però registrata la posizione dei ministri della Lega Erika Stefani e Massimo Garavaglia, che non hanno votato il provvedimento dopo aver espresso la contrarietà alle misure che introducono una distinzione tra vaccinati e non vaccinati nelle scuole.

Le nuove norme sono relative alla durata del green pass per chi si è sottoposto alla somministrazione della terza dose di vaccino e la quarantena a scuola. Soddisfatto il premier Mario Draghi: "I dati sulle vaccinazioni sono molto incoraggianti. Vogliamo un'Italia sempre più aperta, soprattutto per i nostri ragazzi". Dal prolungamento della validità del certificato verde alla didattica a distanza per i non vaccinati: ecco cosa cambia.

Green pass illimitato

Avrà durata indefinita il green pass per chi è vaccinato con tre dosi o è guarito e ha due dosi di vaccino. Si tratta di una soluzione in attesa della pronuncia delle autorità regolatorie del farmaco sulla quarta dose. Al momento non sono previste ulteriori dosi di richiamo. Dall'1 febbraio il certificato verde ha validità di sei mesi, invece di nove come previsto in precedenza. Senza una norma ad hoc per i vaccinati con tre dosi, chi ha fatto il booster avrebbe rischiato di trovarsi senza super green pass e senza possibilità di rinnovo.

Cambia la dad

Novità anche per quanto riguarda il mondo della scuola: la didattica a distanza verrà regolata in base alla fascia di età di appartenenza. Il nuovo schema prevede per le scuole per l'infanzia la permanenza in classe fino al quarto caso di positività: la dad scatta dal quinto caso. La quarantena è ridotta da 10 a 5 giorni.

Per la scuola primaria scatta quella che in cabina di regia è stata definita come "divaricazione" con la distinzione tra vaccinati e non vaccinati: dal quinto caso coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o che sono guariti da meno di 120 giorni o che hanno effettuato la dose di richiamo restano in classe, mentre gli altri staranno a casa in didattica a distanza per 5 giorni.

Nella scuola secondaria di primo e secondo grado le maglie si fanno ancora più strette: bastano due casi in classe per far scattare la dad per 5 giorni, tranne per chi ha concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o è guarito da meno di 120 giorni o ha effettuato la dose di richiamo.

Per Roberto Speranza, ministro della Salute, "non c'è alcuna discriminazione e i vaccini sono lo strumento che ci sta consentendo di aprire uina fase nuova". Gli ha fatto eco Patrizio Bianchi, ministro dell'Istruzione: "Stiamo marciando verso una nuova normalità ma con tutte le cautele, perché il virus è ancora presente. Abbiamo l'81% degli alunni in presenza".

Il muro della Lega

L'Adnkronos riferisce che il capodelegazione leghista al governo, Giancarlo Giorgetti, era arrivato a Palazzo Chigi ma non è entrato in Cdm a seguito dell'intenzione del Carroccio di non votare il decreto legge. La sua assenza è comunque dovuta a un impegno ministeriale "delicatissimo".

"Pur condividendo le misure di apertura contenute nel decreto approvato oggi in Cdm, in coscienza non potevamo approvare la discriminazione tra bambini vaccinati e non vaccinati. I dati ci dicono, per fortuna, che i contagi scendono quotidianamente e nostro dovere è lavorare con determinazione alle questioni concrete per risolvere i problemi del Paese", si legge in una nota dei ministri leghisti.

Zona rossa

Annullate le distinzioni tra i colori delle Regioni per chi si è vaccinato. Dunque per i vaccinati con terza dose non scatteranno le regole della zona rossa. Così si introduce una norma che distingue misure in zona rossa per vaccinati e non: di fatto per i vaccinati non ci saranno più le distinzioni dei colori delle Regioni.

Stop alle restrizioni

Il premier Mario Draghi ha fatto sapere che nelle prossime settimane "andremo avanti su

questo percorso di riapertura". Sulla base dell'evidenza scientifica e dell'andamento della curva epidemiologica, verrà annunciato "un calendario di superamento delle restrizioni vigenti".

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