I black bloc finanziano le lauree in terrorismo

Il collettivo Cua sponsorizza una borsa di studio. In commissione gli occupanti di case

I black bloc finanziano le lauree in terrorismo

Dopo lo struggente botta e risposta tra «Marina» e Concita De Gregorio, si allarga il fronte delle madri «orgogliose» del fatto che le figlie universitarie frequentino a Bologna gli antagonisti del Cua (Collettivo universitario autonomo): giovani che un giorno sì e l'altro pure si scontrano con la polizia. Queste mamme ribelli (categoria, Rosa Luxemburg) seguitano a messaggiare furiosamente sul blog della De Gregorio, cui ieri Nicola Porro ha replicato con un colpo di fioretto che ha ravvivato il «dibbattito». Nel quale è entrata prepotentemente - forte di argomentazioni inoppugnabili - pure «Lorenzina69», affermando: «Condivido le parole di Marina, anche mia figlia studia a Bologna. In una società che vuole i nostri figli burattini impregnati di pochezze da apericena e festicciole mondane, che ben vengano le nostre ragazze con una salda coscienza sociale, accomunate dalla stessa passione di pretendere un mondo che apre». Che belle parole.

Cara «Lorenzina69», è allora un piacere informarti che - a proposito di «apericena e festicciole» - anche quelli del Cua non scherzano. Sappi infatti che i «rivoluzionari» da te (e tua figlia) tanto ammirati, dopodomani organizzeranno un'allegra serata a base di «aperitivo e intrattenimento».

L'appuntamento, al quale siamo certi non vorrai far mancare il tuo fondamentale contributo, è fissato per giovedì 23 febbraio a Bologna dalle 17 al 3Serrande Occupato in via Regina Elena 336.

L'occasione è unica nel suo genere. La presentazione del Premio Lorusso: speciale riconoscimento riservato a un laureando che presenterà una tesi ispirata agli ideali di Francesco Lorusso, il militante di Lotta continua, ucciso da un colpo d'arma da fuoco l'11 marzo 1977 a Bologna. In merito alla genesi del Premio Lorusso, la spiegazione offerta dagli organizzatori del Cua è assai suggestiva: «Il premio sarà assegnato a tesi di laurea triennale conseguite in qualunque disciplina e dedicate a temi della storia, della conflittualità sociale, delle lotte di liberazione e dei popoli oppressi e contro le istituzioni patriarcali e alla cultura della Resistenza e del movimento operaio».

Ma chi valuterà i lavori? «Un comitato formato da cultori della materia, docenti, studenti, lavoratori, sindacalisti particolarmente adatti a valutare le cause del cambiamento dello stato di cose presente e alla stabilità del lavoro di ricerca in rapporto ai tempi che corrono». Il discorso fila, no?

Chiudiamo con nota di servizio di pubblica utilità: «Le tesi di laurea dovranno essere state discusse presso le Università di qualunque parte del mondo nel periodo compreso tra il 14 dicembre 2010 e il 7 novembre 2016».

Onore ai discendenti del

compagno Lorusso e auguri ai prossimi «dottori in terrorismo». Alla cerimonia di laurea (con apericena e festicciola) per salutare parenti e amici sono graditi i pugni chiusi. Dispensati dalle visite, invece, «sbirri» e «fasci».

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