Sono una famiglia ma vivono separati; divorziano ma si amano moltissimo; non sono più sposati ma vanno in vacanza insieme; ufficializzano che le loro strade si dividono ma avvertono che «non si sa mai»; potrebbero mettersi con altri ma anche tornare insieme; non si baciano più con passione ma non ci sono amanti in vista; si trasferiscono in due case diverse ma in palazzi comunicanti: citofonare Bonolis. È con un citofono che tutto ha avuto inizio (il primo bacio sotto casa di lei prima di suonare ai genitori per farsi aprire) è con due citofoni che tutto finisce (i cognomi distinti su targhette spaiate). Dopo ventisei anni e tre figli, Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli annunciano la separazione. Quindi aveva ragione Dagospia un paio di mesi fa che li voleva in crisi e già ai titoli di coda. Ma in quell'occasione si erano affrettati a smentire. Ora, l'ammissione della triste notizia è stata anche il pretesto per un'intervista a due rilasciata a Vanity Fair. Un serrato palleggio di botta e risposta-risposta che nell'arco di qualche pagina svela ai lettori la loro visione incomprensibilmente dadaista dell'amore e, in un crescendo di antipatia, li convince del fatto che l'unica cosa che dovrebbero fare i coniugi Bonolis è continuare a stare insieme, o comunque tra di loro. Se prima di iniziare a leggere sapevamo perfettamente da che parte stare, per quale dei due fare il tifo, risposta dopo risposta, abbiamo smarrito qualsiasi convinzione tranne una: sono perfetti insieme. E impossibili con chiunque altro. Lei spiega che qualcosa si è rotto perché non riusciva più «a vivere con entusiasmo alcune delle cose che fanno parte di un rapporto di coppia. Da quando è morto mio padre, poi, ho proiettato il legame che avevo con lui su Paolo, il quale così è diventato un amico, un confidente... Paolo è sempre stato molto romantico e molto passionale, al contrario di me che non lo sono affatto». Ma dice che qualcosa di Paolo resterà per sempre solo suo visto il lungo tratto di vita assieme e chiamando in causa un buon senso dell'opportunità spiega che se potesse conservare qualche parte del marito sarebbero «Le braccia che stringono e le spalle che proteggono». Per quanto riguarda il suo portafoglio, invece, Sonia ha le idee molto chiare su come si faccia a non litigare per borse e Rolex: «Ho le mie borse e i miei Rolex». La signora ex Bonolis e i soldi, un contenzioso eterno... E dai soldi si balza al sesso. Essere gelosi l'uno dell'altra? «Mi auguro di no, sarebbe grottesco. Nel momento in cui privi una persona di alcune cose necessarie per vivere, ci sta che se le vada a procacciare per la sua sopravvivenza.
Non puoi pretendere che muoia» risponde il conduttore non senza una punta d'astio a sporcare l'ironia. E insomma non li abbiamo mai trovati tanto simili quanto in questa fine. Hanno smesso di essere i Bonolis e sono diventati i Bruganelli.
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