
Tempi nuovi per i «cacciatori di teste» delle aziende e della pubblica amministrazione da quando i tecno-utopisti statunitensi si occupano di affari governativi. Tra i «rivoluzionari con quoziente di intelligenza straordinarimente elevato» reclutati da Elon Musk nel dipartimento dell'Efficienza (DOGE) ci sarebbero infatti ragazzi dai 19 ai 24 anni, che seppur privi di esperienza amministrativa, avrebbero grande conoscenza nelle materie di ingegneria informatica. Una notizia difficile da accettare in Italia per due ragioni: una anagrafica e l'altra statistica. La rivista tecnologica Wired avrebbe già profilato alcuni dei nuovi nerd al potere che ricopriranno ruoli chiave al DOGE e non solo: da Akash Bobba (laureato all'Università di Berkeley, poi stagista a Meta-Facebook e nella Palantir di Peter Thiel) a Edward Coristine (fresco di maturità liceale, neo iscritto alla Northeastern University dopo uno stage estivo a Neuralink). Questo plotone con la missione di colpire la burocrazia verrà inoltre affiancato da una serie di senior advisor dell'Ufficio per la gestione del personale (OPM), tra cui figurerebbero ex dipendenti di xAI, Space X, Neuralink e Tesla nonchè della società di investimenti Andreessen Horowitz. Tra loro ci sarebbe anche un italiano: Riccardo Biasini, 37enne piacentino, laureatosi in ingegneria aerospaziale al Sant'Anna di Pisa, ex ingegnere di Tesla e di recente a capo delle operazioni di The Boring Company, la società di Musk che si occupa della costruzione di tunnel a Las Vegas. Per comprendere questa rivoluzione delle «risorse umane» nella Pubblica Amministrazione dove non sembra esserci più spazio per candidati incravattati occorre partire da molto lontano. Più precisamente dalle prime Repubbliche dei pirati del XVIII secolo rielaborate da Peter Lamborn Wilson (1945-2022), in arte Hakim Bey, in chiave anti-statalista e cyberpunk nel suo libro più famoso: T.A.Z.: Zone Temporaneamente Autonome. Mescolando cultura hacker e sottocultura raver, tra nomadismo psichico e ribellismo tipicamente americano, questo filosofo anarco-individualista statunitense già immaginava la costruzione di enclavi oltre ogni controllo e collisione statale che diventano veri e propri clan autogestiti su base libera ed egualitaria. Secondo questa logica tutta americana, che ha contaminato qualsiasi movimento libertario, la T.A.
Z più che un esperimento sociale utopico si è rivelato un prontuario sovversivo di tattiche ad uso di chi vuole distruggere un sistema consolidato oppure di chi invece vuole sabotarlo dall'interno. Così il Doge di Elon Musk sta diventando una sorta T.A.Z immaginata da Hakim Bey portata tuttavia nel cuore del potere statunitense. Con i pirati (non solo informatici) che si trasformano in corsari.
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