I truffati di Arezzo si ribellano "Vattene, qui non sei gradito"

Spuntano in tutta la città striscioni con insulti al Pd Cresce l'allarme sicurezza dove parlerà Matteo

I truffati di Arezzo si ribellano "Vattene, qui non sei gradito"

Dopo il fattaccio, ad Arezzo, buon per lui, non ci aveva più rimesso piede. Domani il segretario del Pd Matteo Renzi, si è fatto coraggio e ha deciso di ri-tentare una toccata e fuga per ri-ri-presentare Avanti alla Festa dell'Unità, nella città dove forse è più detestato dalla gente, nella quale ha sede Banca Etruria e dove lo aspetterà un bel comitato di benvenuto.

Migliaia di truffati sono sul piede di guerra e giovedì hanno già iniziato a lasciare sorpresine. Con un blitz notturno l'Associazione Vittime del Salva Banche, che riunisce gli ex obbligazionisti di Banca Etruria azzerati dal decreto Renzi-Boschi, ha appeso una decina di striscioni anti-Renzi, anti-Boschi e anti-Pd, nei luoghi simbolo della città. «Quegli striscioni - rivendica con una nota la presidente dell'Associazione, Letizia Giorgianni, anch'essa truffata - ricordano chi ha deciso riguardo l'azzeramento di tanti risparmiatori. La faccia tosta con la quale Renzi viene ad Arezzo ci fa comprendere la presunzione e la sfacciataggine di un partito, il Pd, lontano anni luce dalla gente e dai loro problemi. Un partito che invece di salvaguardare l'interesse dei più deboli, presta il fianco ai potenti a scapito delle fasce più deboli».

«Noi azzerati, voi licenziati», «Le vittime del Salvabanche non dimenticano! Arezzo sveglia!», «Renzi ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?», alcuni slogan. «Mai nessuna ammissione di colpa - continua Giorgianni -, nessuna marcia indietro, nessun intento di cambiare seriamente questo meccanismo perverso, che privilegia i delinquenti che amministrano le banche come fossero patrimoni personali». Qualche giorno fa Consob ha sanzionato ex amministratori, sindaci e dipendenti di Banca Etruria per aver venduto obbligazioni nascondendo la corretta raffigurazione della situazione patrimoniale e finanziaria della banca, per un totale di 2,76 milioni. Fra i multati anche Pier Luigi Boschi, padre della sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena, ex vicepresidente della Popolare salvata dal governo a fine 2015, assieme ad altri tre istituti con un'operazione costata 5 miliardi di euro.

Erano sette anni che ad Arezzo non c'era la Festa dell'Unità. Quest'anno, guarda un po', visto che faceva comodo al segretario, è rispuntata. Anche se ad Arezzo c'è poco da festeggiare e per lui potrebbe trasformarsi in una trappola. Esiste, infatti, un serio pericolo per la sicurezza.

Renzi arriverà verso le 21,15 alla Casa dell'Energia dove si svolgerà la presentazione e che può ospitare al massimo 500 persone. La Digos è in allarme da giorni e si è messa in contatto con l'Associazione e pure coi singoli risparmiatori. Ma c'è un aspetto che preoccupa ancora di più.

Sotto la Casa dell'Energia scorre il torrente Castro che ad aprile venne risalito da alcuni malviventi che tentarono l'assalto ai lingotti d'oro contenuti nel caveau della sede centrale di Banca Etruria in corso Italia. Il direttore della Casa dell'Energia, Fabio Mori, rassicura che sono stati allertati anche gli artificieri. Forse è il caso di dirlo pure ai sommozzatori.

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