Gli imprenditori? "Tutti evasori". Il deleterio luogo comune è annoso e duro a morire, soprattutto se ad alimentarlo ci pensa l'ideologia politica. Di tanto in tanto, il fallace preconcetto viene infatti accarezzato dalla sinistra e in genere l'obiettivo finale dell'operazione è quello di provvedere all'ennesima stangata fiscale. Il centrodestra, da parte sua, ha sempre contrastato tale stereotipo e ora - finalmente - anche altre voci si aggiungono al coro di chi respinge la suddetta e faziosa concezione.
Nelle scorse ore, dal palco della Versiliana a Marina di Pietrasanta, è stato Matteo Renzi a scagliarsi contro il luogo comune tanto caro a certa sinistra. Parlando dell'insostenibile pressione fiscale nel Paese - dato oggettivo sganciato dalle singole sensibilità politiche - il leader di Italia Viva ha scandito: "La stragrande maggioranza degli imprenditori di questo Paese sono degli eroi, perché hanno un tasso di fiscalità che non ha paragoni con altro. E sono quasi tutti pronti a dire: 'Se mi lascia la possibilità di defiscalizzare un pezzo del mio utile, io lo do ai dipendenti'. Perché se ne rendono conto loro per primi che con 1300 euro al mese e con l'aumento dell'inflazione non ci arrivano a fine mese".
La stragrande maggioranza degli imprenditori di questo Paese sono degli eroi perché hanno un tasso di fiscalità che non ha eguali. Usciamo dai luoghi comuni per cui l'imprenditore è l'evasore cattivo. @matteorenzi pic.twitter.com/yQUNjhUHAs
— Italia Viva (@ItaliaViva) August 12, 2022
Poi, l'ex segretario del Pd ha rincarato il tono della sua invettiva e ha aggiunto: "Usciamo dai luoghi comuni per cui l'imprenditore è un evasore e quell'altro è cattivo...". A quel punto, incalzato dall'intervistatore che gli ricordava la problematica dell'evasione fiscale, il senatore fiorentino ha proseguito: "Ma l'evasione come si combatte? Con la digitalizzazione. Guardiamo i dati... 2014, 2015, 2016, è entrata in vigore la fatturazione elettronica, il fisco 2.0, la dichiarazione precompilata ed è diminuita l'evasione". Parole che, nel bel mezzo della campagna elettorale, Renzi ha pronunciato per tirare l'acqua al proprio mulino (citando non a caso gli anni in cui egli stesso era premier) e che tuttavia hanno toccato un tema degno d'attenzione da parte di tutte le forze politiche.
"Se si pensa che l'evasione si combatta mettendo la guardia di finanza a giocare a guardie e ladri, la lotta all'evasione non la fai", ha concluso il fondatore di Italia Viva, evidenziando una visione opposta rispetto a quella promossa da alcuni esponenti di sinistra.
L'argomento del resto sarà decisivo nei mesi a venire: il centrodestra, infatti, lo ha posto tra i punti fondamentali del proprio programma congiunto, unito alla proposta della flat tax. Tra i proponimenti sul tavolo di Salvini, Berlusconi e Meloni, anche il taglio del cuneo fiscale, la defiscalizzazione per i nuovi assunti e l'abbassamento dell’Iva per i beni di prima necessità- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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