«Basta con questa campagna mediatica contro di me». Indagata dalla Procura di Roma per circonvenzione di incapace, Tanya Yashenko, modella 36enne, si difende attaccando. «Sono una donna indipendente e autosufficiente. Con Giacomo la storia prosegue». Vittima, secondo i magistrati romani, dell'affascinante bielorussa il principe Giacomo Bonanno di Linguaglossa, 51 anni, dichiarato dalla psicologa che lo segue in uno «stato di soggezione rispetto alla donna», una dipendenza vera e propria trasformata in un rapporto ossessivo compulsivo. Una storia degna di una soap, finita sui giornali dopo la denuncia del nobile siciliano. Una relazione tormentata, iniziata due anni fa, dopo la separazione del principe dalla moglie. Discussioni, litigi spesso via chat, raccontano di un rapporto sbilanciato, costruito su continui e costosissimi regali e sfuriate di gelosia. Fra i messaggi agli atti uno della Yashenko: «Dicevi di comprare casa quando avevi i fondi. Ora li hai, lo sappiamo, ma non vuoi farlo. Sono scelte, ne devi essere consapevole» scrive lei. E ancora: «Se volevi, mi trasferivi metà dei tuoi investimenti in Italia ma sei tirchio. Sparisci». «Lo farò - risponde il principe -, avrai metà delle mie cose come promesso». Una storia cominciata per caso e trasformata nel tempo in un «percorso doloroso», racconta ai giudici Bonanno di Linguaglossa. Ma la donna smentisce categoricamente la versione dal 51enne di nobili origini. «Con stupore e rammarico prendo atto che da tempo è in atto una violenta campagna mediatica contro la sottoscritta - afferma in una dichiarazione diffusa dallo studio legale Frojo che la rappresenta -, alimentata ad arte per farmi apparire come una donna senza scrupoli e abituata a una vita agiata e spensierata a carico di uomini facoltosi. Il rapporto con il mio compagno prosegue serenamente, seppure compatibilmente con il grande stato di ansia e prostrazione che ci crea questa assurda e incomprensibile persecuzione mediatica». «Respingo con forza e sdegno - conclude la modella - il tenore di tali accuse infamanti, rivendicando la mia storia di donna che ha realizzato i propri progetti di vita e di lavoro senza l'aiuto di nessuno e certamente già prima di conoscere Giacomo, che ha già smentito le assurde accuse nei miei confronti».
Il fascicolo, intanto, è sul tavolo del pm Marcello Cascini. Fra le carte, oltre ai regali di lusso, le spese a sei zeri sostenute in supercar, appartamenti in centro storico, a piazza di Spagna, bonifici per 80 mila euro, i messaggi in cui i due si scambiano pesanti accuse. Sulla vicenda, adesso, la modella vuole che si spengano i riflettori.
«Stante la pendenza di indagini da parte dell'autorità giudiziaria - conclude nella nota - non intendo fornire ulteriori dichiarazioni e resto in attesa dell'esito delle indagini, nutrendo la massima fiducia nella magistratura e nei miei avvocati».
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