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Aumentano le attività di estrazione del gas: arrivano le nuove concessioni

Il Consiglio dei ministri ha varato il nuovo piano di estrazione: "Si stima una quantità di 15 miliardi di metri cubi sfruttabili nell'arco di 10 anni"

Aumentano le attività di estrazione del gas: arrivano le nuove concessioni

La decisione di incrementare le attività di estrazione di gas naturale nell'Adriatico, provvedendo anche a concedere delle nuove autorizzazioni, può essere un passo di fondamentale importanza per rendere l'Italia indipendente dal punto di vista energetico e permettere alle aziende energivore nostrane di disporre del combustibile a prezzi calmierati.

La soddisfazione di FdI

Grande soddisfazione per la decisione maturata dal Consiglio dei ministri è stata espressa dall'europarlamentare di Fratelli d'Italia, nonché responsabile ambiente ed energia del partito, Nicola Procaccini, che parla di un'importante scelta strategica. "Si tratta di una misura che consentirà al nostro Paese di avere a disposizione importanti quantità di gas certamente meno costoso di quello acquistato da paesi esteri", spiega il rappresentante di FdI. "Il gas è fonte energetica fondamentale nel percorso di transizione verso le energie rinnovabili", precisa Procaccini,"un contributo prezioso per affrontare la crisi energetica del paese". Così come, aggiunge in conclusione l'europarlamentare, è strategica anche la decisione di "chiedere ai concessionari di mettere a disposizione, nei prossimi mesi, rilevanti quantità di gas a prezzi calmierati per le aziende energivore del nostro paese".

Il commento del ministro Pichetto

Con un emendamento al decreto Aiuti-ter "viene autorizzata l'estrazione da giacimenti nazionali con capacità sopra a 500 milioni mc", dichiara con soddisfazione il titolare del dicastero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto durante la conferenza stampa tenuta al termine del Consiglio dei ministri. "Potenzialmente si stima una quantità di 15 miliardi di metri cubi sfruttabili nell'arco di 10 anni", puntualizza.

"Tutto questo deve avvenire al di sotto del 45esimo parallelo, con una sola eccezione che riguarda il ramo Goro del fiume Po", indica il senatore. Lo scopo, quindi, è chiaramente quello di "ampliare le fonti di approvvigionamento, garantire la sicurezza energetica e calmierare l'andamento dei prezzi".

Nuove concessioni

"Lo avevamo promesso, l'abbiamo fatto subito, senza perdere tempo: il governo ha autorizzato maggiori estrazioni di gas nazionale", ribadisce in una nota il viceministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Vannia Gava."Avere più gas, a minor costo, è il primo e più rapido modo per raggiungere quella sicurezza energetica che è un obiettivo strategico per l'Italia".

L'emendamento permetterà di rilanciare le attività di estrazione del gas naturale nell'Adriatico attraverso nuove concessioni, precisa il viceministro, "e sbloccherà due miliardi di metri cubi di metano a prezzi calmierati". Si inizierà da subito.

Primo passo la prossima settimana, spiega in conclusione Gava, quando verrà effettuato "un intervento massiccio sulle bollette, per aiutare famiglie e imprese in difficoltà, poi al lavoro, a testa bassa, per un nuovo mix energetico che metta l'Italia al riparo da nuove crisi come quella che abbiamo vissuto in questi mesi".

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