“L’Italia ad avviso dell’interrogante non può supportare chi viola gli accordi di pace, bombardando la popolazione civile del Donbass”. Arriva direttamente sulla scrivania del ministro Angelino Alfano il duro j’accuse dell’onorevole Achille Totaro, di Fratelli d’Italia, che ha promosso un’interrogazione parlamentare per fare chiarezza sulla posizione del nostro Paese in merito alla nuova escalation di violenza che ha interessato l’Ucraina orientale.
“Di recente si sono riattivati gli scontri per un tentativo dell’esercito ucraino di interrompere il collegamento principale tra le due Repubbliche autoproclamate e di accerchiare la città di Donetsk, offensiva che ha provocato numerosi morti in entrambi gli schieramenti e ha allargato i combattimenti su tutto il territorio del fronte”, si legge nella domanda rivolta al ministro degli Esteri che, lo scorso 3 febbraio, era stato interessato della questione anche dal suo omologo russo.
Sergey Lavrov, nel corso di una conversazione telefonica con Alfano, aveva posto l’accento proprio “sulle gravi violazioni degli obblighi contenuti negli accordi di Minsk che Kiev sta perpetrando”. Di segno opposto le dichiarazioni rese dal ministro degli Esteri ucraino che, invece, aveva parlato di “lampante disprezzo della Russia per gli impegni presi a Minsk con l’obiettivo di impedire la stabilizzazione dell’area”.
In questa girandola di accuse, con un’opinione pubblica sempre più polarizzata tra sostenitori di Kiev e simpatizzanti di Mosca, già da Torino, sempre su iniziativa di un altro esponente di Fratelli d’Italia, Maurizio Marrone, era partito un appello – sottoscritto da diverse personalità del mondo della politica, della cultura e dell’economia del nostro Paese – per denunciare “i nuovi crimini di guerra del governo golpista filo Ue e filo Nato di Kiev”.
Adesso la palla passa a Totaro. “Nei giorni scorsi – prosegue il deputato – le pattuglie della missione Osce sono state videoriprese e fotografate accanto ai carri armati ucraini che hanno assaltato Donetsk; l’Osce appare inerme davanti all’intervento militare dell’esercito ucraino che ha aperto il fuoco anche contro i civili e centri abitati, scuole, asili, infrastrutture, lasciando migliaia di persone senza acqua e riscaldamento”.
L’interrogazione chiede “quali siano gli orientamenti del Governo in relazione a quanto esposto in premessa e quali iniziative
intenda assumere nei confronti dell’Osce affinché abbia un ruolo «super partes», cosa necessaria visto che, ad avviso dell’interrogante, la stessa istituzione europea non sta dimostrando imparzialità nell’area del conflitto”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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