"Un italiano non può mollare". Così Latorre insegna l'onore a un Paese senza spina dorsale

Il marò, in Italia per convalescenza, parla alla commissione Difesa in occasione della Giornata della Marina Militare: "Non abbiamo alcuna colpa. La verità verrà fuori"

"Un italiano non può mollare". Così Latorre insegna l'onore a un Paese senza spina dorsale

"Un uomo, un militare, un italiano non può mollare". In collegamento telefonico con la commissione Difesa in occasione della Giornata della Marina Militare, Massimiliano Latorre dà lezione di onore a un Paese che da tempo ha dimostrato di non avere più spina dorsale. Mentre, infatti, il governo si alterna a esprimere affetto e sostegno, Salvatore Girone è ancora ingiustamente trattenuto in India e non è stata ancora messa la parola fine al processo farsa ai due marò. E, nonostante i fallimenti di Mario Monti, Enrico Letta e Matteo Renzi, Latorre, in Italia per convalescenza, ha sottolineato di sperare che "la verità possa venire fuori". E ha ribadito: "Non abbiamo alcuna colpa".

È la Festa della Marina militare e le alte cariche dello Stato si ricorda dei marò. Se ne ricorda il presidente della Repubblica Sergio Matterella che manda un messaggio di circostanza: "In questa giornata, un pensiero speciale va ai fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. A loro e alle loro famiglie esprimo la vicinanza e la solidarietà del Paese intero".

Se ne ricorda pure il ministro della Difesa Roberta Pinotti che alza il telefono e chiama i due fucilieri di Marina "per fare gli auguri e manifestare l’affetto che proviamo per loro". Dichiarazioni che emergono dopo mesi di silenzio, ma che purtroppo non serviranno a sbloccare la situazione in India.

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