Lady Zelensky, appello al Congresso Usa

La first lady chiede altri aiuti: "La Russia ci uccide, l'America ci salva"

Lady Zelensky, appello al Congresso Usa

Dura, decisa, risoluta. Così la first lady ucraina Olena Zelenska si è presentata al Congresso americano che l'ha acclamata e applaudita a lungo. Ha letto il suo discorso, ringraziando gli Stati Uniti e chiedendo un'intensificazione degli aiuti al suo Paese e ha mostrato alcune drammatiche immagini della guerra, delle vittime, anche di bambini.

Non è stato solo un messaggio strappalacrime ma il culmine di una vera e propria missione diplomatica internazionale. «La Russia ci uccide, gli Usa ci salvano», ha detto.

Lady Zelensky ha rivolto un accorato appello ai parlamentari americani. «Ci servono sistemi di difesa aerea. Non per attaccare un altro paese nel suo territorio ma per difenderci dagli attacchi in modo che i bambini ucraini non siano uccisi nel loro passeggino», ha detto mentre sul maxi schermo scorrevano le immagini del conflitto. «La guerra non è finita. Il terrore continua e mi rivolgo a tutti voi, a nome di coloro che sono stati uccisi, a nome di coloro che hanno perso braccia e gambe, a nome di coloro che sono ancora vivi e di coloro che aspettano che le loro famiglie tornino dal fronte», ha aggiunto.

Commozione e rabbia quando la moglie del presidente ha parlato di storie di ordinaria follia e tragedia bellica. «Questa è Lisa - ha raccontato, mentre alle spalle sono apparse le immagini di una bambina - l'ho incontrata prima di Natale, affettuosa, giocosa. Aveva solo quattro anni e non è più con noi. Un missile russo l'ha uccisa il 14 luglio. La madre è grave. Nessuno ha avuto ancora il coraggio di dirle che la figlia non c'è più», ha aggiunto. Poi altre storie, altri drammi. «Ivan aveva cinque anni è stato ucciso da un missile russo insieme alla nonna». Il racconto delle sedici vittime dell'attacco al centro commerciale di Kremenchuk a fine giugno. «Quante altre storie come queste dovremo vedere ancora?».

Zelenska, proprio come il marito quattro mesi fa, ha fatto riferimento all'11 Settembre: «Sfortunatamente gli Stati Uniti conoscono per esperienza diretta cosa sono gli attacchi terroristici e ha sempre cercato di sconfiggere il terrore», ha detto, chiedendo alla fine che grazie all'aiuto americano sarà possibile «vincere insieme in nome della vita, della libertà e della ricerca della felicità», riferendosi alle parole contenute nella Dichiarazione d'Indipendenza americana del 1776. «Questo è ciò che chiedo e ciò che mio marito chiede, non come coppia presidenziale, ma come genitori e figli dei loro genitori. Perché noi vogliamo che ogni padre e ogni madre possa dire ai propri figli: Vai a dormire in pace. Non ci saranno più attacchi aerei, più attacchi missilistici. È un desiderio troppo grande?».

Dopo gli incontri con il segretario di Stato Antony Blinken, e il colloquio privato con Jill Biden,

moglie del presidente Usa, un discorso carico di significati e di contenuti. Un altro segnale dell'asse forte tra Ucraina e Stati Uniti. Un'altra risposta al progetto di Putin di riunire gli «stati canaglia» contro la Nato.

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