Le urgenze che il nuovo governo è chiamato ad affrontare sono molteplici, così come i rischi a cui il nostro Paese è esposto specialmente in seguito allo scoppio della guerra tra Ucraina e Russia. L'analisi di Guido Crosetto ha riguardato proprio questo punto, con la tenuta sociale ed economica che vengono considerati "il tema principale". Il ministro della Difesa, intervistato da La Repubblica, ha inoltre messo in guardia l'Italia sulle prossime mosse che la Russia potrebbe compiere.
Le emergenze
Indubbiamente il prossimo esecutivo di Giorgia Meloni dovrà dimostrarsi in grado di risollevare le sorti del Paese su questioni cruciali come l'inflazione, l'aumento del gas e l'emergenza energetica. Il pensiero di Crosetto è rivolto alle famiglie in difficoltà e a tutti coloro che guidano un'attività e non riescono a pagare le bollette: "C'è un rischio fortissimo di povertà e disoccupazione. Dunque, di rabbia. Ed è con quella che dobbiamo fare i conti sapendo che può rappresentare un punto di instabilità interna che si somma ai problemi internazionali".
Il titolare della Difesa ha dunque posto l'attenzione su quanto sia importante affrontare un periodo che si preannuncia molto complicato: "La rabbia cerca sempre colpevoli e le piazze arrabbiate non fanno male ai governi. Ma alle Nazioni. Avendo la consapevolezza che la rabbia dipende da fattori esogeni". D'altronde in ballo c'è la sicurezza dell'Italia.
L'allarme sulla Russia
Ed è proprio la rabbia il fattore su cui la Russia potrebbe fare leva. Lo ha detto chiaramente Crosetto, secondo cui Mosca avrebbe un forte interesse nell'indebolire tutti i Paesi che sostengono l'Ucraina, "a partire dall'Italia". In tal senso ha spiegato che si punta soprattutto "sulle opinioni pubbliche". Come? "Fare attaccare i singoli Paesi dall'interno, dagli elettori, impauriti e scontenti".
Per il ministro della Difesa è proprio questo il nodo su cui il governo deve lavorare, per evitare che il nostro Paese finisca vittima di questa strategia. Da tempo Fratelli d'Italia sostiene la necessità di affrontare la sfida a livello europeo come il tetto al prezzo del gas, in maniera comune e non con singole iniziative. Una linea che vede d'accordo anche Crosetto: "Soltanto così la risposta europea sarebbe più forte. Servono poi tavoli nazionali e misure interne importanti. Perché ripeto, questa crisi è economica ma può diventare un tema di sicurezza nazionale".
Il sostegno a Kiev
Fin dall'inizio del conflitto militare FdI ha mostrato la sua postura atlantista, senza strizzare l'occhio alla Russia e senza andare alla ricerca di giustificazioni per l'attacco di Mosca.
Con una convinzione: se necessario, si continueranno a fornire armi all'Ucraina. Crosetto lo ha ribadito: "Le decisioni che verranno prese nel quadro delle nostre storiche alleanze internazionali, saranno rispettate dall'Italia. Su questo non ci sarà alcuna divisione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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