L'allarme delle Regioni: "Rischio stop ai vaccini". Slittano le 500mila dosi

Dopo il Veneto l'alt del Lazio: "Fiale subito o ci fermiamo". Figliuolo: "Ne arrivano 3 milioni, ad aprile saranno 11. Daremo fiato alle trombe". Piccolo ritardo per il mezzo milione di somministrazioni.

L'allarme delle Regioni: "Rischio stop ai vaccini". Slittano le 500mila dosi

I mesi si contano ormai a suon di vaccini. E in aprile saranno distribuiti in Italia quasi 11 milioni di dosi. Un numero importante che farà alzare l'asticella delle vaccinazioni vicino alla media di 300 mila al giorno per poi farla balzare a 500 mila nell'ultima decade di aprile. L'incertezza sui possibili rinvii di consegne, però, rimane, tanto che qualcuno già lancia l'allarme, Veneto e Lazio in testa. Sono infatti le regioni più efficienti a temere frenate che metterebbero a repentaglio la copertura delle seconde dosi o l'accelerazione della campagna vaccinale in piena corsa.

Ma sulla tabella di marcia nazionale, in realtà, lo slittamento della distribuzione è stimato in una manciata di giorni. Il commissario straordinario Figliuolo, infatti, ha ieri confermato 2 milioni e ottocentomila dosi in arrivo da addebitarsi al primo trimestre ma utilizzate ad aprile perché arrivate e stoccate solo ora. «Daremo fiarto alle trombe». Queste dosi saranno distribuite tra oggi e domani e si sommano agli otto milioni di vaccini previsti in aprile. In questo modo, l'accelerazione già in atto in regioni virtuose, potrà essere imitata da tutte le altre. Che a volte si nascondono dietro il paravento dei vaccini mancanti per colmare le lacune di un inefficiente piano vaccinale. Desolante l'esempio del grande hub del Museo della Scienza e della Tecnica di Milano che ha chiuso per mancanza di liste di candidati pur essendoci fiale nei frigoriferi.

Esigenze opposte in Lazio. La regione, che viaggia molto veloce, teme che i vaccini in arrivo con bastino a coprire i richiami. C'è di peggio. Se il vaccino di Oxford non dovesse consegnare entro oggi le dosi, potrebbe esserci uno stop. Ieri, l'assessore alla sanità del Lazio Alessio D'Amato aveva lanciato un ultimatum: «Se nelle prossime 24 ore non arrivano i 122 mila vaccini di Astrazeneca previsti, siamo costretti nostro malgrado a sospendere le vaccinazioni. Abbiamo messo in esercizio una macchina imponente che non deve fermarsi. Da ieri notte abbiamo aperto le prenotazioni anche per l'età 66 e 67 e sono già oltre 36 mila in lista». Il governatore Luca Zaia, dal Veneto, rincara la dose: «Oggi si vaccina poco o niente, solo i richiami. Abbiamo in magazzino solo Pfizer. Saranno utilizzate 83 mila dosi e per domenica finiranno». Ma la preziosa materia prima comincerà ad essere garantita con continuità e si potrà raggiungere l'obiettivo delle 500 mila dosi giornaliere. Basta fare due conti. Partiamo da Moderna: da ieri sono già in distribuzione 500 mila dosi arrivate a Pratica di Mare. In queste ore «sbarcheranno» anche un milione e 300 mila dosi di Astrazeneca. Ed è garantito un milione di vaccini Pfizer. In tutto siamo a 2,8 milioni di dosi in distribuzione. Poi ci sono gli annunciati 8 milioni di dosi di aprile in arrivo a blocchi. Il totale è di 10 milioni e 800 mila dosi. Da questa cifra togliamone 5 milioni da utilizzare negli ultimi dieci giorni del mese per ottimizzare 500 mila inoculazioni quotidiane promesse da Figliuolo. Ne restano esattamente 5,8 milioni da dividere per gli altri 20 giorni. E siamo a circa 290 mila dosi giornaliere. I conti tornano.

L'unica incognita di una buon partenza di massa, sono gli intoppi dell'ultimo minuto. Non si sa, per esempio, se J&J, che ha dovuto buttare al macero 15 milioni di dosi a Baltimora per un errore umano, possa correggere la programmazione europea del vaccino monodose. Oppure non si sa se AstraZeneca sollevi altre scuse per rallentare le consegne.

Ma ci sono delle novità che fanno ben sperare. Il vaccino anglo-svedese produce forti quantitativi nel suo nuovo sito appena autorizzato da Ema in Olanda.

Quanto a Pfizer, che ha consegnato più di quanto previsto, può contare sul nuovo stabilimento di Marburg in Germania, dove il ritmo di produzione è altissimo e questo garantisce la puntualità delle forniture. Inoltre, nello stabilimento di Puurs in Belgio a maggio si produrranno 100 milioni di dosi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica