L'esplosione (feroce) delle allergie

L'allarme degli esperti: pollini più aggressivi degli anni scorsi. Più colpite le nuove generazioni

L'esplosione (feroce) delle allergie

Non solo boccioli ed alberi in fiore, con prati pieni di margherite: per molti la primavera è calvario, perché è la stagione delle allergie. Un esercito di oltre 20 milioni di individui, cioè una persona su tre nel nostro Paese, di tutte le età, senza distinzione di sesso: pronti a starnuti, occhi che lacrimano, naso che cola, prurito; o peggio con attacchi di asma che in molti casi necessitano di un intervento immediato.

La colpa non è solo delle polveri sottili presenti un po' tutto l'anno, ma in primavera è dei pollini degli alberi e dei fiori che il vento porta ovunque; per poi passare alle graminacee e alla parietaria che continuano a causare problemi respiratori tra maggio e giugno. Ma da qualche anno la stagione delle allergie è sempre più lunga: comincia a febbraio il polline dei platani e degli olivi; a marzo si fa sentire il cipresso; è poi la volta delle graminacee e di tutte le erbe dei prati; in estate c'è il polline del castagno e del pino. Un po' di tregua in autunno ed inverno e poi si ricomincia. Le allergie colpiscono, secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità, oltre un terzo dell'umanità. «Sta iniziando il picco delle allergie provocato dai pollini delle graminacee che possono portare a degli attacchi di asma anche molto forti oltre a fenomeni più lievi ma comunque fastidiosi come la rinite o gli occhi che lacrimano dice la dottoressa Mona-Rita Yacoub, allergologa ed immunologa dell'Ospedale San Raffaele di Milano - ed è un grave errore sottovalutare le allergie. C'è una predisposizione genetica a diventare allergici ai pollini ed a questo si sommano anche i fattori ambientali. Certo che chi ha genitori allergici con ogni probabilità sarà anche lui un allergico; le nuove generazioni poi sembrano soffrire ancor di più, indipendentemente dalla familiarità, di allergie». E l'allergia, secondo lo specialista «non conosce età. Fin da bambini si può soffrire di dermatite atopica, e nel corso della vita di altri ed a volte importanti fenomeni che possono colpire anche le persone anziane. Le cause sono diverse: ma i fattori ambientali ed appunto i pollini stagionali hanno un ruolo primario nelle allergie».

C'è poco da stare allegri: perché sul versante della prevenzione, almeno quella primaria «nel senso di evitare di essere allergici non è possibile continua la dottoressa Yacoub mentre molto possiamo fare con la terapia e con la immuno-terapia specifica, così da far regredire il paziente nella sua forma clinica». Il percorso inizia con il malato che deve recarsi in strutture altamente specializzate dove anzitutto «è necessario sottoporsi ai test allergologici dove viene o meno confermato una sensibilizzazione alla sostanza allergica e qui gli viene indicato di sottoporsi ad immunoterapia specifica. Che può essere prescritta solo nei centri preposti al trattamento delle allergie».

Ad esempio nell'Ospedale San Raffaele: qui a Milano esiste un istituto allergologico dove è possibile assistere il malato con un vero e proprio percorso terapeutico dedicato. E ancora: «La immunoterapia specifica consiste nel somministrare estratti di allergeni naturali, ma che sono modificati per essere assolutamente ben tollerati, per via sublinguale o sottocutanea».

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