Fratelli d'Italia, da giorni, è ormai finita nel mirino degli antagonisti dei centri sociali. Per la rubrica Il bianco e il nero ne abbiamo parlato con l'ex parlamentare dei Verdi Paolo Cento e con il deputato di FdI, Andrea Delmastro Delle Vedove.
Cosa pensa dell'assalto al gazebo di FdI?
Cento: “Penso che la campagna elettorale vada tenuta su toni civili e sono contrario agli assalti ai banchetti. Le scaramucce, purtroppo, ci sono sempre state da una parte e dall’altra, ma io faccio un appello al rispetto reciproco. Ognuno faccia la propria azione politica, senza rincorrere episodi di violenza che poi sono strumentalizzati”.
Delmastro: “È il metodo di una sinistra extraparlamentare e violenta, è un teppismo allo stato brado ammantato di politica”
La Meloni se l'è cercata oppure è Letta che ha esasperato i toni?
Cento: “No, nessuno se lo cerca. La Meloni va combattuta e contrastata per quello che propone per l'Italia, per le sue ricette dannose, sbagliate e inutili. Ci sono le elezioni per sconfiggerla. Non mi piace questo clima di vittoria annunciata. Letta ha attuato una strategia di campagna elettorale che io non condivido perché non si può demonizzare l'avversario di giorno e, poi, farci gli accordi la sera. Penso che sia controproducente”.
Delmastro: “Letta evita un confronto sui temi, evoca scenari apocalittici sulla libertà e sul debito pubblico, qualora dovesse vincere il centrodestra. È evidente che questo alimenti i teppisti politici che credono di avere una sorta di legittimazione politica. Quel che temo è che arrivi una sorta di giustificazionismo di questo tipo, premesso che ci sono già dei mandanti involontari per come, a sinistra, hanno inteso questa campagna elettorale”.
Ma perché oggi, secondo alcuni, è ancora legittimo picchiare un fascista?
Cento: “Rigetto questa frase che fa parte della stagione degli anni '70 che speriamo sia alle spalle e che nasceva all'interno del contesto della strategia della tensione. All'epoca c'erano le stragi fasciste, c'erano gli agguati dei fascisti contro le sedi democratiche della sinistra. Oggi siamo in un altro mondo, bisogna guardare avanti”.
Delmastro: “Dovrebbe chiederlo ai centri sociali dove io non entro sia per motivi estetici e olfattivi. Mi tengo abbastanza a distanza da quei luoghi maleodoranti di sospensione della legalità che, spesso, sono manipolati da figli di papà che hanno il portafoglio a destra e il cuore a sinistra”.
I centri sociali sono violenti? Devono essere chiusi?
Cento: “I centri sociali sono spazi di democrazia auto-organizzata dal basso e come tali vanno trattati. Sono spazi abbandonati che sono stati riportati a un uso collettivo. Esistono le responsabilità personali, ma non esiste la categoria dei centri sociali cattivi da mettere all'indice. Anzi, i centri sociali, insieme alle parrocchie, sono tra i pochi presidi di partecipazione e aggregazione rimasti nelle grandi aree metropolitane. Se non ci fossero, avremmo solo il deserto del cemento e della speculazione immobiliare”.
Delmastro: “Sì, vanno chiusi anche perché nel 90% dei casi si tratta di beni sottratti alla collettività, se pubblici, oppure ai privati. Sono zone di illegalità diffusa dove si fa uso di stupefacenti. Vanno chiusi senza se e senza ma”
Cos'altro può succedere se, come sembra, vince la Meloni?
Cento: “Quello che succederà lo vedremo dopo, ma deve essere chiaro che in questo Paese si deve prestare fedeltà alla Costituzione repubblicana e antifascista. Il nodo vero, per il centrodestra, è ancora una volta la fedeltà e il rispetto alla democrazia parlamentare che nasce dall'antifascismo e dalla Resistenza. Non bisogna andare a guardare al passato. Il problema della Meloni oggi è che deve dire se vuole fare come Orban oppure no. Chi è? La politica moderata di questa campagna elettorale oppure quella del discorso 'Dio, Patria e famiglia' che ha tenuto in Spagna?”
Delmastro: “Succederà che i
cittadini avranno finalmente un governo eletto dal popolo che non ha paura né dei poteri forti né dei centri sociali. Sarà garantito il diritto dei cittadini a vivere senza le violenze e le illegalità diffuse dei centri sociali”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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