Teheran ha rilasciato Mohammad Rasoulof, il regista vincitore del Festival di Berlino con «There is No Evil», dopo sei mesi di carcere. Rasoulof era stato arrestato a luglio per aver criticato la repressione sulle proteste ad Abadan ed è stato «recentemente rilasciato», riporta Shargh, quotidiano vicino al movimento per le riforme, senza citare la data. A inizio di febbraio, Teheran ha rilasciato anche il regista Panahi, fermato sempre a luglio dopo essere andato alla prigione di Evin per chiedere informazioni di Rasoulof e di un altro registra fermato, Mostafa Al-Ahmad.
Nonostante l'apparente segnale di apertura, la represssione non si ferma contro i contestatori del regime in Iran. E sul piano degli equilibri internazionali, comincia oggi una giornata importante. Il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, sarà in visita in Cina fino al 16 febbraio, per la prima missione nel gigante asiatico da quando ha assunto il ruolo di capo di Stato della Repubblica islamica, nell'agosto 2021. Raisi - che sarà a capo di una folta delegazione - incontrerà l'omologo cinese, Xi Jinping, con l'obiettivo di rafforzare l'intesa tra Pechino e Teheran, in chiave anti-occidentale. L'ultimo incontro tra i due capi di Stato risale a settembre scorso, a Samarcanda, in Uzbekistan, a margine del vertice della Shanghai Cooperation Organization. Nei mesi scorsi, la Cina aveva rimarcato il suo sostegno all'Iran contro le interferenze straniere e a salvaguardia della propria sovranità e dell'integrità territoriale, oltreché della dignità nazionale, in un apparente riferimento al sostegno di Pechino alla Repubblica islamica rispetto alle proteste anti-governative nel Paese, che hanno attirato la condanna dell'Occidente. Dalla visita è attesa la firma di accordi di cooperazione: la Cina è il primo partner commerciale dell'Iran, che assorbe gran parte dell'export di greggio di Teheran (la Repubblica islamica è il terzo fornitore di greggio alla Cina, dietro Russia e Arabia Saudita).
Nel corso della visita sono previsti colloqui anche su questioni internazionali di comune interesse, tra cui la stabilità in Afghanistan e la sicurezza regionale.
Raisi sarà accompagnato anche dal capo negoziatore di Teheran per la questione nucleare iraniana, Ali Bagheri Kani, un segnale che i colloqui per il ripristino dell'accordo sul nucleare iraniano (Jcpoa) potrebbero avere un posto alto in agenda.
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