Il buongiorno si vede dal vaccino. Lo abbiamo capito: saremo liberi quando avremo gli anticorpi a zonzo nel nostro sangue. E il passaporto vaccinale in saccoccia, che documenterà l'avvenuta vaccinazione. Ieri il capo della task force dell'Ue per i vaccini Thierry Breton ha messo un circoletto rosso sul calendario di tutti gli italiani: il 15 giugno. Quel giorno il documento sarà pronto e potrà essere esibito per andare al ristorante, al bar, al cinema, per prendere un aereo.
Già, ma quanti di noi quel giorno potranno ritirare il passaporto? Attualmente le persone totalmente immunizzate, avendo ricevuto sia la prima sia la seconda dose del vaccino, sono 2.929.678. Le dosi somministrate finora sono 9.258.640, questo vuol dire che 3.399.284 persone hanno ricevuto una sola dose e sono in attesa di ricevere la seconda.
Attualmente vengono vaccinate circa 250mila persone al giorno. Ma l'obiettivo più volte indicato dal commissario governativo per i vaccini, il generale Francesco Paolo Figliuolo, è quello di arrivare a 500mila iniezioni al giorno. Naturalmente ci vorrà del tempo perché il passo da mezzofondista si tramuti in uno da scattista. E poi c'è da considerare possibili ritardi nelle consegne. Possiamo immaginare quindi da qui al 15 giugno una media di 300mila punture al giorno, che sia la via di mezzo tra la lentezza di oggi e la augurabile velocità futura. Da qui alla metà di giugno ci sono 78 giorni e una calcolatrice ci dice che per quella data potranno essere state iniettate 23,4 milioni di fiale: 3,4 saranno servite per il richiamo di chi oggi ha una sola dose in corpo, gli altri 20 milioni serviranno a vaccinare circa 12 milioni di italiani. No, non è un errore. Perché abbiamo calcolato che 4 milioni possano essere quelle di Johnson&Johnson, cjhe non prevedono doppia somministarzione. Questo vaccino che vale doppio dovrebbe iniziare ad arrivare tra qualche settimana, anche se non c'è una data certa. Secondo il piano vaccinale del governo, consultabile online, di J&J sono state prenotate dal governo italiano 26,57 milioni di dosi, delle quali 7,31 dovrebbero essere disponibili già tra aprile e maggio.
A questo punto siamo arrivati a 18,3 milioni di persone che potrebbero essere state vaccinate al 15 giugno ed esibire quindi il passaporto vaccinale. Ma anche altre categorie potrebbero essere libere. Gli under 16, ad esempio, per i quali al momento non sono previste vaccinazioni, visto che sono in corso sperimentazioni sull'efficacia e sulla sicurezza per i più piccoli. Nove milioni di esentati dall'obbligo vaccinale, che possiamo considerare in salvo avendo scarsa propensione a essere infettati e a sviluppare le conseguenze peggior del virus. Poi ci sono i circa 3,5 milioni di persone che sono state contagiate dall'inizio dell'emergenza e che hanno sviluppato gli anticorpi.
Insomma, al 15 giugno 30,8 milioni di italiani potrebbero essere liberi per vari motivi. Poco più della metà della popolazione nazionale, stimata al 31 dicembre 20 in 59.257.566. Naturalmente questo esercito del passaporto non sarebbe distribuito uniformemente tra la popolazione.
Ci sarebbero gli anziani, i giovani, i fragili, i malati, e alcune categorie professionali. La gran parte della popolazione più o meno giovane e attiva, che è anche quella con la maggiore disponibilità economica, sarebbe ancora al palo. No Vax non per scelta ma per obbligo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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