La regola dello «stay at home» nel Regno Unito scade lunedì, ma con le vaccinazioni che procedono a ritmi serrati, macinando record su record, il primo ministro Boris Johnson non vuole correre rischi e blinda il Paese fino a dopo Pasqua, vietando i viaggi all'estero questa volta con una legge apposita. Anche Angela Merkel chiede ai tedeschi di restare a casa ed estende il lockdown fino al 18 aprile. Un lockdown «rafforzato» quello che si farà in Germania a Pasqua, per cercare di frenare la nuova ondata, spinta dalle varianti che hanno preso il sopravvento, e che costringono la cancelliera tedesca a rallentare con i piani di progressive aperture inizialmente previste dal 28 marzo.
Il Covid in Europa non concede tregua, non solo in Germania, e costringe i governi a rafforzare le misure per non compromettere la campagna vaccinale. L'amministrazione di Johnson, in particolare, non vuole perdere i vantaggi ottenuti avendo immunizzato oltre la metà della popolazione e per evitare di importare qualche variante contagiosa del virus, proprio ora che i contagi e i decessi stanno crollando, preferisce chiedere un ulteriore sforzo agli inglesi: dalla prossima settimana a cittadini e residenti sarà vietato andare all'estero se non per viaggi d'affari, questioni di famiglia o per motivi medici. Impossibile, dunque, pensare di progettare una vacanza Oltremanica. Muoversi senza un giustificato motivo può costare una multa di 5mila sterline. La misura è prevista in un testo che sarà votato domani dal Parlamento britannico. Poi il 12 aprile è prevista una revisione da parte della taskforce del governo per stabilire se i viaggi all'estero potranno riprendere. Le partenze internazionali potrebbero essere nuovamente possibili dopo 17 maggio, secondo quanto già previsto dal piano attuale. Per il momento il divieto interessa la sola Inghilterra, non tutto il Regno Unito, perché Scozia, Galles e Irlanda del Nord non hanno ancora ratificato la decisione. La norma dovrebbe prevedere alcune eccezioni. Esenti dalle restrizioni, per esempio, coloro che sono costretti a viaggiare per l'acquisto, la vendita o l'affitto, in proprio o a terzi, di una proprietà all'estero. Se Johnson stringe per salvaguardare i progressi raggiunti con la campagna vaccinale, la Merkel lo fa perché in Germania «i numeri stanno crescendo esponenzialmente e i letti in terapia intensiva si stanno riempiendo di nuovo». Senza un nuovo stop il piano vaccini rischia di fallire. Colpa della variante inglese, diventata dominante, praticamente «un nuovo virus», sintetizza la cancelliera, che ha deciso l'ulteriore stretta dopo una riunione fiume con i presidenti dei 16 lander. Sarà la serrata più radicale dall'inizio della pandemia, con la chiusura di tutti i negozi, compresi i supermercati, dal 1 al 5 o 6 aprile. Gli alimentari potranno aprire solo il sabato. Tra le opzioni allo studio ci sarebbe anche quella di estendere le vacanze di Pasqua da tre ad almeno cinque giorni, a partire da giovedì santo fino a dopo il lunedì di Pasquetta. Alle chiese sarà chiesto di tenere le messe online, le riunioni familiari saranno consentite solo fino a cinque adulti, di massimo due nuclei conviventi, saranno proibiti raduni e chiunque dovrà sottoporsi a test prima di rientrare in Germania dall'estero.
Sotto pressione per la terza ondata anche la Grecia, che sta pensando di accantonare per il momento il piano per una graduale riapertura dal 29 marzo delle attività economiche, come gli esercizi commerciali per vendita al dettaglio, e delle scuole. Il tasso di positività sta salendo e gli ospedali cominciano ad essere di nuovo sotto pressione. Entro il fine settimana, dopo la consueta analisi dei dati, verranno prese eventuali decisioni sulle misure.
Ma non manca l'ottimismo in vista della bella stagione. La Grecia, infatti, è pronta a permettere l'ingresso nel Paese, senza obbligo di tampone né quarantena, ai turisti vaccinati provenienti da Israele e da altri Paesi della Ue.
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