Dallo zero virgola qualcosa alle politiche si fa presto a migliorare, ma la Lega che ha cancellato dal suo nome il Nord cercava nel test siciliano se non un successo, almeno la conferma che un'estensione al Meridione è possibile. E in qualche modo l'ha avuta, a giudicare dai commenti entusiastici degli interessati. Il leader Matteo Salvini vede il governo «sfiduciato» dal voto siciliano e chiede le elezioni subito. Però è difficile valutare il peso che il suo «Noi con Salvini» ha avuto sulla vittoria del candidato-governatore Nello Musumeci e della sua squadra, perchè la lista era unica con Fdi, già più radicato sul territorio. «Eravamo insieme anche alle amministrative di giugno a Palermo, con il 2,8 e ora abbiamo superato le aspettative, siamo sopra il 5. Mi dicono che tra i primi candidati molti sono nostri», assicura il capogruppo alla Camera, Massimiliano Fedriga. E aggiunge: «I voti della Lega sono stati determinanti per l'elezione di Nello Musumeci».
Alle politiche del 2013 i leghisti avevano messo insieme solo lo 0,17 % e il risultato di domenica per loro è una vittoria. «E poi le regionali sono condizionate dai portatori di voti, di preferenze», spiega Fedriga. Che rivendica il peso del tour preelettorale in treno e autobus del leader in 7 città, dove con foga e camicie sudate si è rimangiato ogni insulto ai «terroni». È una risposta al Cavaliere, quando sottolinea che nell'isola «Fi si conferma il primo partito e il perno della coalizione, ottenendo più voti di quelli che raccolgono insieme Lega e Fratelli d'Italia». In serata lo stesso Salvini torna a ribadire il ruolo della Lega: «I nostri voti sono stati determinanti per l'elezione di Nello Musumeci».
E poi la Lega festeggia un buon risultato ad Ostia, dove va al ballottaggio la candidata del centrodestra contro quella del M5S. Sul litorale romano Salvini si è speso in campagna elettorale e ora è pronto a tornare, contento per quell'«oltre il 4 per cento di voti puliti», che ha aumentato il consenso di Ncs. Il leader sottolinea la novità: «Prima d'ora la Lega e la sua idea non è stata mai presa in considerazione in posti come questi. Sono orgoglioso che stiamo cambiando noi e sta cambiando la gente».
Su Twitter la vicepresidente dei deputati Barbara Saltamartini esulta: «Noi con Salvini raddoppia i consensi a Ostia. Un grande segnale che conferma ancora una volta che Ncs anche nel Lazio è una forza sempre più radicata». Mettendo insieme i due risultati nel Carroccio si dicono soddisfatti. «Ostia e la Sicilia confermano che la Lega con Matteo Salvini è un movimento nazionale e mandano lo sfratto esecutivo al governo Renzi-Alfano», afferma la Saltamartini.
E dire che ad agosto in Sicilia si era sfiorata la rottura, quando il segretario nazionale di «Noi con Salvini» Angelo Attaguile aveva chiesto a Musumeci (proposto dalla Meloni) di «fare un passo indietro», aprendo alla candidatura di Gaetano Armao. Poi la smentita del leader del Carroccio.
Ora il centrodestra festeggia e ognuno porta acqua al suo mulino.
«Buone notizie dalla Sicilia - commenta il presidente della Lombardia Roberto Maroni - Si apre una fase interessante per il regionalismo, noi giovedì insediamo il tavolo al ministero e mi auguro che, oltre alle Regioni a Statuto ordinario, anche Musumeci colga questa occasione per partecipare alla nostra iniziativa e dare davvero attuazione alla Costituzione e allo Statuto Speciale, che la Sicilia non ha mai attuato. Potrebbe essere una svolta».
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