L'Ospedale in Fiera chiude: via anche l'ultimo malato

Gratuito, ha guarito il 70% dei pazienti. Nonostante il fango

L'Ospedale in Fiera chiude: via anche l'ultimo malato

Milano. Chiude l'ospedale della Fiera di Milano. E chiude con numeri molto confortanti. Oltre 530 persone ricoverate in tre fasi, un esito delle cure che appare migliore della media italiana, più di 500 professionisti sanitari impiegati, provenienti da diciassette diverse strutture ospedaliere della Lombardia e coordinati dal Policlinico di Milano.

Un bilancio lusinghiero, dopo quasi due anni esatti di lavoro. Un bilancio che mette a dir poco in imbarazzo coloro che - fra i politici e giornali di sinistra - avevano contestato per partito preso la scelta, fatta da Regione e Fondazione Fiera, di realizzare un ospedale «di riserva» nel cuore di Milano nei giorni più duri dell'emergenza. In realtà l'ospedale del Portello è stata una delle poche opere realizzate in Italia nel primo anno di pandemia: realizzato in tempi record - circa 10 giorni - con un lavoro condotto dall'ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso, il reparto non è costato un euro ai contribuenti e ha dato risposte decisive nei momenti di recrudescenza del contagio.

I dati dovranno essere pubblicati ufficialmente, ma dalle stime risulta che sia sopravvissuto alle cure oltre il 70% dei ricoverati in Fiera. Per avere un raffronto, questo dato si attestava purtroppo sul 50% a inizio pandemia in Italia, in seguito è cresciuto decisamente ma in Fiera hanno il legittimo orgoglio di un esito almeno al livello della media italiana, se non oltre, pur avendo curato, nella prima fase, malati in condizioni molto gravi.

L'annuncio della chiusura imminente è stato dato ieri dall'assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti. «La terapia intensiva aperta presso i padiglioni di Fiera Milano City - ha detto - chiuderà a partire da martedì 1 marzo». «Ringrazio Fiera Milano - ha aggiunto - e tutti gli operatori sanitari, medici, infermieri, e i tanti volontari che si sono adoperati nella struttura di emergenza in questi mesi di lotta al Covid».

Dalla

Regione spiegano che sono in corso valutazioni ed approfondimenti per il futuro trasferimento delle attrezzature nel possibile nuovo centro lombardo per le emergenze presso l'ex caserma Aeronautica militare di Gallarate.

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