Lucano va ancora all'attacco: "L'odio è diventato governo e classe dirigente"

Il sindaco di Riace, indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, attacca l'esecutivo e la classe dirigente

Lucano va ancora all'attacco: "L'odio è diventato governo e classe dirigente"

Mimmo Lucano, il sindaco di Riace sospeso dall'incarico e indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, torna a puntare il dito contro il governo. Il politico ha parlato oggi a Firenze, a margine del meeting annuale sui diritti umani, in corso al Mandela Forum: il primo cittadino è stato insignito del premio "Una vita per la pace", consegnatogli dal sindaco Dario Nardella e dal presidente del Consiglio regionale Eugenio Gatti.

E l'attivista, nel suo intervento, ha attaccato così l'esecutivo: "Purtroppo l'odio in Italia oggi è diventato governo, è diventato classe dirigente".

Dunque, Lucano ha aggiunto: "Ci sono organizzazioni politiche legate alla destra, come ad esempio Casapound, che a volte, quando sono per la strada, mi riconoscono, mi

aggrediscono verbalmente perché dicono che siamo buonisti perché facciamo prevalere un istinto di umanità. Io non odio queste persone, la penso in modo diverso da loro, ma non possono impedirci di avere impulsi di umanità".

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